Una lunghissima riunione nela mattinata del 3 luglio, tra l’amministrazione comunale di Nicosia, ATO EnnaEuno, i sindacati CGIL, CISL, Fillea ed i rappresentanti della Multiecoplast aggiudicatari della gara di gestione del servizio di igiene ambientale, un vertice con molti nodi al pettine da sciogliere e che sostanzialmente non ha portato ad alcun risultato concreto.
La questione più evidente riguarda i lavoratori dell’ATO EnnaEuno, attualmente il cantiere di Nicosia ne prevede 26, 16 sono dipendenti ATO e 10 sono dipendenti comunali comandati presso l’attuale gestore, la legge regionale 9/2010 prevede il passaggio dall’ATO alla nuova SRR e successivamente alla società privata aggiudicataria del servizio e qui sorge il primo problema, in quanto la nuova società SRR composta dai comuni della provincia non è formalmente costituita, il rappresentante dell’ATO di conseguenza non ha alcuna intenzione di effettuare alcun passaggio del personale.
Lo stesso piano economico per il quale la Multiecoplast ha vinto la gara, aggiudicandosi il servizio per sette anni, al costo di poco meno di 9 milioni di euro, prevede la copertura di 23 operai, per garantire tutti i 26 dipendenti è chiaro che si dovranno diminuire il monte ore per ciascun lavoratore e su questo punto i sindacati si sono irrigiditi, mentre la Multiecoplast è pronta a sedersi con l’amministrazione comunale di Nicosia per rivedere il piano economico e garantire gli stessi livelli occupazionali e retributivi, che sostanzialmente, in parole povere, significa aumento del costo per i cittadini.
A questo si aggiunge la questione degli amministrativi, non previsti dal piano economico, il che rende, secondo le organizzazioni sindacali, illegittima la procedura di gara. Su questo punto l’amministrazione comunale, per voce del vice-sindaco Anna Maria Gemmellaro, è stata chiara,”la gara è stata assegnata se c’erano problemi bastava ricorrere al TAR un anno fa, revocare oggi la gara esporrebbe il comune ad un contenzioso con la ditta che si è aggiudicata il servizio”.
I sindacati rispondono che non sono mai stati messi a conoscenza del piano economico dell’ARO di Nicosia, oltre un anno fa ruppero la trattativa con l’amministrazione Malfitano e sollecitarono la regione a convocarli per continuare la concertazione, cosa mai avvenuta, non capiscono quindi contro cosa dovevano presentare ricorso al TAR, i rappresentanti sindacali in contrasto con le affermazioni dell’amministrazione comunale hanno abbandonato il tavolo di concertazione.
In conclusione i sindacati chiedono che la gara sia revocata in quanto non garantisce i livelli occupazionali e l’attuale monte ore per tutto il personale, la Multiecoplast, aggiudicataria della gara, diffiderà il comune di Nicosia affinchè il servizio di igiene ambientale venga avviato al più presto, mentre il comune diffiderà ATO ed SRR per il passaggio del personale entro il 14 luglio data ultima prima della cessazione definitiva senza proroga di EnnaEuno.
Una situazione ingarbugliata che non da certezze, per il passaggio definitivo all’ARO di Nicosia del servizio di igiene ambientale.
Sergio Leonardi
|
|