All’alba del 25 maggio i Carabinieri del Comando Compagnia di Nicosia con il supporto dei colleghi di Catania e Palagonia ed il coordinamento della Procura della Repubblica di Enna, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Tribunale di Enna, nei confronti di due cittadini rumeni il 25enne Cristi Constantin Dumitran ed il 23enne Costel Balan residenti a Catania e Palagonia.

I due stranieri sono ritenuti responsabili, unitamente ad altri quattro connazionali, di furto aggravato, ricettazione e danneggiamento.
L’articolata attività investigativa, sviluppata dai Carabinieri di Nicosia e Centuripe attraverso metodi tradizionali ed intercettazioni telefoniche, ha consentito di individuare la banda di rumeni dedita a furti ai danni di commercianti ed imprenditori della provincia ennese, i quali, seguendo un “modus operandi” consolidato e ben organizzato, riuscivano a portare a termine i furti asportando materiale di ingente valore.

L’operazione denominata convenzionalmente “TWICE” (dall’inglese “due volte”), prende il nome proprio dalla peculiarità della banda, che colpiva gli obiettivi sempre, due volte.

Come i due furti commessi, a distanza di pochi giorni, nel mese di ottobre 2014 ai danni di un’officina meccanica di proprietà di un 55enne di Centuripe e che fruttò alla banda oltre 30 mila euro.

Altri due furti commessi a fine ottobre e a fine novembre del 2014, all’interno del deposito di automezzi di Centuripe in contrada Vignali, della “Società Trasporti Autolinee Regionali s.r.l.”, in quella circostanza i malviventi si introducevano all’interno della rimessa derubando tutto il gasolio presente negli autobus, le autoradio e altri attrezzi presenti per un valore di oltre 10 mila euro. I pullman subivano danni consistenti tanto da costringere la ditta a bloccare il servizio per diversi giorni.

Questi furti, considerate le modalità, gli elevati danni provocati e per il fatto di essersi verificati in un lasso di tempo ristretto, hanno suscitato profondo allarme sociale nel piccolo centro ennese.

Sergio Leonardi

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