Pubblichiamo integralmente il comunicato del consigliere comunale Carmelo Amoruso in merito all discarica Canalotto.
Come prevedibile la discarica Canalotto è tra i principali temi della campagna elettorale in corso. Da ex assessore che ha condiviso il progetto di bonificare la discarica Canalotto e chiuderla definitivamente, provo grande stupore per qualunque proposta elettorale di riaprire la discarica comunale, definita da tutti i cittadini e, in particolare dagli stessi residenti della zona, una “bomba ecologica” a cielo aperto.
Tale volontà viene subdolamente giustificata con l'evidente inganno di voler abbattere i costi di conferimento, alleggerendo, così si sostiene, la tariffa a carico dei cittadini.
Ma, com'è possibile sostenere tutto ciò quando, tutti sanno, innanzitutto, che tale discarica, una volta riattivata, rientrerebbe nel Piano regionale della gestione dei rifiuti per cui, a decidere su un suo eventuale utilizzo, sarebbe la stessa Regione Siciliana, tramite l’Assessorato all’Energia, e non il Comune di Nicosia?
Tutto ciò comporterebbe che Nicosia, in questo scenario ipotetico, diventerebbe l'ennesima "pattumiera" dell'intera Regione la cui capacità di abbancamento, con l'attuale emergenza rifiuti che, in questi ultimi anni, sta attanagliando la nostra isola e con le sue discariche, attualmente quasi al collasso, sarebbe facilmente esaurita nell'arco di qualche mese. Si può, quindi, immediatamente intuire che il vantaggio del risparmio in bolletta, per i cittadini, sarebbe limitato a qualche mese soltanto ma, di contro, ci terremo per sempre la spazzatura di tutta il resto della Sicilia, augurandosi di non trovarci, un giorno, alla presenza di qualche cumulo di rifiuti speciali, come ci terremmo per sempre l’impatto sulle strade già precarie e sull’ambiente, di centinaia di camion carichi di rifiuti che arrivano a Nicosia per scaricare al Canalotto. Va poi ricordato che i presunti risparmi sul trasporto dei rifiuti verso altre discariche verrebbe comunque azzerato dagli oneri a carico del Comune che è Ente proprietario della discarica Canalotto e che per le casse Comunali non ci sarebbero utili significativi perché la discarica dovrebbe essere affidata ad un gestore. Abbiamo ancora troppo vivido nella memoria lo slogan di una amministrazione che alla fine degli anni ’90 doveva fare del Canalotto “la discarica più bella della Sicilia” fonte di grandi introiti per il Comune, che si sono tradotti, nella realtà, in un gravissimo danno ambientale e in danni economici che ancora sono difficili da quantificare, per l’Ente.
Ancora, mi corre l'obbligo ricordare, ma prima di me dovrebbe farlo chi concorre alla carica di primo cittadino, che le nostre discariche sono vietate dalla Unione Europea e, che per questo, l’Italia e la Sicilia pagano salatissime multe, i cui importi incidono di molto sui presunti risparmi previsti in bolletta, e questo vale anche nell’eventualità di una riapertura della nostra discarica comunale .
Altro che guadagno per i nostri cittadini!
E' notorio a tutti, inoltre, che la pre-vasca, proprio in questi giorni, viene svuotata dell’acqua meteorica accumulata in questi anni. A questo primo intervento di messa in sicurezza, seguirà il progetto vero e proprio di messa in sicurezza e bonifica del sito. La realizzazione di questo progetto è stato possibile grazie all'impegno profuso dell'Amministrazione Malfitano ma, è doveroso sottolineare che, tutto ciò, si è potuto realmente concretizzare solo per il preziosissimo ed indispensabile lavoro di Sua Eccellenza, il Prefetto di Enna, Dottor Ferdinando Guida, grazie al quale è stato possibile escutere la polizza fidejussoria di un milione 870 mila euro circa, che la Società Nicosia-Ambiente ha dovuto versare alla Regione Siciliana. Somma necessaria per la realizzazione dell'opera di messa in sicurezza e bonifica del sito, con il collocamento finale di un numero rilevante di alberi al posto degli attuali cumuli di spazzatura.
Invito, pertanto, tutte le associazioni presenti sul territorio, lo stesso Movimento dei Territori, molto sensibile alle problematiche ambientali, i residenti, gli agricoltori che operano nella zona, le istituzioni civili ed ecclesiastiche, i cittadini tutti, a vigilare affinché questo paventato pericolo ambientale non si concretizzi e non si attui, ancora una volta, il tentativo di sacrificare il Bene Comune del nostro paese sull'altare dei compromessi politici e, chissà, forse, anche dei forti interessi economici di parte, il tutto a danno della salute dei cittadini nicosiani, in primis , dei nostri figli.
Da parte mia, garantirò, su questa particolare e delicatissima vicenda, la massima vigilanza.
Carmelo AMORUSO
Consigliere Comunale – UDC Sicilia |