16/05/2015 - Nicosia, la CISL raccoglie le firme per una legge di iniziativa popolare per un fisco equo e giusto
Il 15 maggio in piazza Marconi la CISL ha allestito un gazebo per la raccolta delle firme necessarie per presentare una legge di iniziativa popolare i cui due articoli prevedono un fisco più equo e giusto.
Presenti in piazza i vertici provinciali della CISL Emanuele Gallo Segretario Generale CISL per le province di Agrigento, Caltanissetta ed Enna, Tommaso Guarino Segretario Territoriale di Enna e Filippo Abate Segretario Zonale di Nicosia.
La legge popolare si basa su cinque punti fondamentali:
Bonus 1000 euro
La Cisl propone l'introduzione di un bonus di 1.000 euro annui per tutti i contribuenti con reddito individuale fino a 40.000 euro e un bonus di ammontare ridotto e, via via, decrescente per chi ha redditi compresi fra 40.000 e 50.000 euro.
Nuovo assegno familiare
Ripensare il fisco per la famiglia con una maggiore equità distributiva e l'introduzione di un nuovo strumento che superi, accorpandoli, gli attuali assegni familiari e le detrazioni per i figli e per il coniuge a carico, attraverso un nuovo sistema di detrazioni d'imposta che cresca al crescere dei carichi familiari e si riduca all'aumentare del reddito.
Fiscalità locale al servizio del cittadino
È indispensabile una nuova regolazione delle imposte e tasse locali che preveda un tetto complessivo di tassazione, collegando più chiaramente ciò che si paga alla fruizione dei servizi sul territorio. All'aumentare della fiscalità locale il cittadino deve ottenere una corrispondente riduzione del prelievo fiscale nazionale.
Un'imposta sulla grande ricchezza netta
Una grande operazione redistributiva di ricchezza a favore di chi lavora, dei pensionati e delle aree sociali medio-basse per correggere le disuguaglianze. La concentrazione della ricchezza mobiliare e immobiliare è aumentata in modo esponenziale mentre il lavoro è sempre più tassato. Va introdotta un'imposta ordinaria sulla grande ricchezza netta che cresca al crescere della ricchezza mobiliare e immobiliare complessiva, con esclusione delle prime case e dei titoli di Stato.
Ridurre l'evasione fiscale
L'evasione comporta minori entrate per oltre 180 miliardi di euro l'anno e un maggiore carico su chi le tasse le paga. Bisogna rafforzare le sanzioni amministrative e penali, aumentare i controlli, migliorare la tracciabilità dei pagamenti e l'utilizzo delle carte di credito (senza costi aggiuntivi per le famiglie), introdurre meccanismi di contrasto di interesse che consentano a chi compra di portare in detrazione la relativa spesa, facendo emergere il fatturato oggi occultato.
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