Il Comune, al fine di favorire la più ampia partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa e alla cura dei beni comuni, promuove l’istituzionalizzazione e la costituzione dei comitati di quartiere.
Nove i comitati istituiti e riconosciuti nel territorio comunale: Piazza, Scalforio, Santa Lucia, Borgo, San Basilio, Mulino a Vento, Castile, Corso e San Michele.
Lo prevede un regolamento di democrazia partecipativa, approvato ieri dal consiglio comunale, con il quale l’amministrazione intende migliorare la qualità della vita e il benessere di tutti i cittadini.
“L’iniziativa – ha spiegato il sindaco Fabio Venezia – ha l’obiettivo di coinvolgere attivamente la cittadinanza, far riscoprire il senso di appartenenza alla comunità e ridare decoro e dignità ai quartieri. Per partecipazione attiva non intendiamo solamente lamentele, sollecitazioni e richieste di intervento, bensì una gestione diretta e partecipata dei nostri concittadini attraverso l’elaborazione concreta di iniziative e azioni propositive”.
I comitati di quartiere non hanno personalità giuridica, sono politicamente imparziale, non hanno alcuna finalità di lucro e sono fondati unicamente sull’attività volontaristica e gratuita dei cittadini residenti.
Operano per fini civici, sociali, culturali e solidali e per il soddisfacimento degli interessi collettivi del quartiere, in armonia con gli interessi generali dell’Ente quali la cura dei beni comuni, la salvaguardia, la valorizzazione e la promozione del territorio e del senso di appartenenza alla comunità dei suoi abitanti.
Svolgono funzioni primarie, relativamente al quartiere di appartenenza, quali: la collaborazione e il confronto con gli organi istituzionali; il coinvolgimento degli enti, delle associazioni e dei gruppi d’interesse collettivo presenti e operanti nella zona; l’analisi delle problematiche e delle proprie esigenze; la redazione e la promozione di proposte per il miglioramento delle condizioni di vita; la cura condivisa e la tutela civica e ambientale; il recupero e il riutilizzo di spazi e luoghi di interesse collettivo; piccoli interventi pubblici per migliorare il decoro ambientale; la formulazione di proposte relative alla gestione dei servizi pubblici; la promozione degli istituti di partecipazione previsti dallo statuto comunale; la promozione dell’integrazione dei cittadini stranieri.
I comitati - rappresentati dal proprio presidente o delegato - possono essere preventivamente informati e consultati ogni qual volta l’amministrazione debba pianificare interventi a medio e lungo termine, che abbiano un’incidenza sul quartiere stesso, quali la gestione del territorio, l’urbanistica e l’ambiente, i servizi alla persona, le opere pubbliche e la mobilità.
Essi inoltre hanno facoltà di: formulare proposte di bilancio finalizzate alla realizzazione di interventi e progetti riguardanti il proprio quartiere; partecipare con diritto di parola, su invito del sindaco, alle riunioni di giunta e di commissioni consiliari finalizzate alla discussione di atti e provvedimenti riguardanti la propria zona di residenza; utilizzare locali comunali a titolo gratuito e la relativa dotazione strumentaria necessaria per lo svolgimento delle proprie attività.
Possono far parte dei comitati di quartiere i cittadini che abbiano compiuto il 16° anno di età che abbiano la residenza o la dimora nel quartiere e tutti i titolari e rappresentanti di attività commerciali, professionali, produttive, associazionistiche e le istituzioni religiose aventi sede nel quartiere.
L’adesione al comitato, per la cui formazione e’ necessaria la costituzione di un’assemblea costituente di almeno 40 aderenti, e’ libera e gratuita.
Le valutazioni espresse dai comitati di quartiere, non sono comunque vincolanti nei confronti dell’amministrazione comunale.
Il regolamento di democrazia partecipativa dei comitati dei quartiere e’ consultabile e disponibile presso l’albo pretorio comunale e sul sito istituzionale dell’Ente. |