Era il film più atteso tra i tre presenti in cartellone per questa edizione del Cine-forum 2015 al Cannata di Nicosia, “La Trattativa” della regista ed attrice Sabina Guzzanti. Una doppia proiezione nella serata del 7 maggio e per le scuole la mattina dell’8 maggio.

Pubblico delle grandi occasioni, sala gremita in ogni ordine di posto anche per l’atteso dibattito dopo la proiezione con l’autrice del film.

“La Trattativa” ha come tema centrale quella che le cronache giudiziarie definiscono appunto la trattativa Stato-Mafia, la negoziazione tra lo Stato italiano e Cosa Nostra, un racconto di alcuni episodi della storia italiana a partire dal 1992 fino ai giorni nostri.

Attori ed attrici interpretano alcune figure di quel periodo storico: mafiosi, massoni, agenti dei servizi segreti, alti ufficiali, magistrati, politici, vittime e persone oneste. Gli interrogativi posti nel corso del film sono tanti. Cosa si intende per trattativa? Quali concessioni in cambio della cessazione delle stragi? Chi assassinò Giovanni Falcone e Paolo Borsellino ?

Il tutto con una riflessione sui rapporti tra mafia, politica, Chiesa e forze dell’ordine.

Il dibattito con Sabina Guzzanti è stato vivace non solo per le domande provenienti dal pubblico, ma anche per le risposte sagaci e pungenti della brillante attrice e regista.

Sabina Guzzanti ha raccontato le difficoltà nella realizzazione di questo scomodo film, ben quattro anni, le difficoltà nel distribuirlo nelle sale, oggi attraverso i meccanismi attivati da coraggiosi privati ed attraverso i cine forum il film è stato proiettato in tutta Italia ed all’estero per ben 584 volte con migliaia di persone che ogni volta hanno gremito i cinema ed i luoghi dove il film veniva proposto.

Un momento di riflessione politico-sociale che Nicosia ha saputo cogliere al di la delle polemiche e delle convinzioni politiche, non è stato un semplice spazio di cultura, ma è stato anche un angolo riservato alla storia di un periodo poco chiaro e fondamentale per la vita italiana ed ancora oggi sono aperti tanti interrogativi e tanti misteri irrisolti, diversi intrecci politico-mafiosi senza risposta, spunti che fanno riflettere e si ripercuotono sull’attuale situazione che giornalmente viviamo.

Sergio Leonardi

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