Ieri, presso una nota Azienda Agrituristica in prossimità della città di Villarosa, alla presenza di numerosi soci provenienti da varie parti della Sicilia, la condotta di Enna, fiduciario Luigi Annino ha celebrato la giornata nazionale dedicata al cibo quotidiano buono, pulito e giusto, che difende la biodiversità, che rappresenta la comunità ne favorisce lo sviluppo, che si contrappone a quello industriale banale e standardizzato, che viene prodotto con buone pratiche agricole, che percorre poca strada.
Subito dopo il benvenuto, Annino ha invitato i soci ad assistere, e poi assaggiare, alla “zerbinata di ricotta” preparata dal personale specializzato dell’Azienda, servita con il profumato pane di tumminia.
E proprio il pane, le farine e i grani antichi sono stati il tema della “chiacchierata” che la segretaria regionale Slow Fod, Stefania Mancini Alaimo responsabile anche della Comunità “Grani antichi di Sicilia”, ha introdotto come momento di riflessione.
“La comunità – dichiara Alaimo - ha lo scopo di valorizzare grani come la Timilia, il Perciasacchi, la Maiorca, la Casedda, il Realforte anticamente presenti e coltivati in tutta la Sicilia e che, prima dell’avvento di una massiccia industrializzazione agricola, hanno contribuito allo sviluppo territoriale, sociale e culturale di una Sicilia da sempre legata al mondo della cerealicoltura e al grano duro in particolare. Per secoli – continua Alaimo – il grano è stato una delle maggiori fonti di sostentamento di tutta la Sicilia e non solo, tanto da far meritare all’isola l’appellativo di granaio di Roma”.
Dopo il saluto e una breve introduzione sull’importanza che questo progetto tutto siciliano rappresenta per l’agricoltura siciliana e per tutto l’intero Meridione, da parte di Rosario Gugliotta presidente Slow Food Sicilia, sono seguiti vari e qualificati interventi da parte degli esperti: Carla La Placa e Silvia Turco produttori; Peppe Amato presidente C.E.A. Sicilia; Santino Morabito Slow medicine, dell’Unità Operativa Servizio Dietetico dell’Azienda Ospedaliera “Papardo Piemonte” di Messina; Massimo Brucato fiduciario Slow Food Agrigento, dirigente SOAT; Ignazio Vassallo dirigente ARPA e SOAT; Biagio Pecorino docente di economia ed estimo rurale Università di Catania; Andrea Scotto dirigente Ufficio Agricoltura Provincia Regionale di Enna e Roberto Angileri della PRO.SE.ME.
Al termine, in un locale adiacente, Filippo Drago colto produttore e titolare di un antico molino siciliano, Maurizio Spinello titolare di Azienda agricola e Lelio Lunetta dell’IPA di Caltanissetta, hanno introdotto i numerosi partecipanti alla magia dell”Arte bianca”. Dal grano antico siciliano, al pane, alla pasta fresca. Nelle diverse postazioni messe a disposizione dalla struttura, le socie hanno così potuto mettere “le mani in pasta” realizzando un impasto di pane con il profumatissimo lievito naturale fornito dal Molino e “spacciato”, in piccoli vasetti con relative istruzioni per la coltivazione, ad ognuno dei partecipanti.
La bella giornata, favorita anche da un piacevole sole e dalle vibranti note di un duo violino e mandolino, si è conclusa con vari assaggi dei prodotti dell’Azienda ospite: formaggi e salumi, verdure di stagione, fave e cipollette, gelatina di maiale, grigliata mista e frutta di stagione. Tutto, assolutamente a “metro zero”. |
