Domenica 26 aprile si è svolta la terza edizione di Invasioni Digitali un evento mondiale un veicolo per diffondere la cultura e la cultura digitale, formare e sensibilizzare le istituzioni all’utilizzo del web e dei social media per la promozione e diffusione del patrimonio culturale, promuovere e valorizzare le più belle e nascoste risorse dei nostri luoghi.
Gli organizzatori nicosiani il tourism planner Claudio Di Pietro, il geologo Giacomo Giaimi e l’archeologo Charlie La Motta in questa edizione hanno studiato un percorso innovativo e poco conosciuto, un’escursione al centro della Sicilia risalendo le pendici del Monte Altesina, la vetta più alta degli Erei, all’interno di una delle più interessanti Riserve Naturali Orientate dell’Isola. Tra i molteplici interessi naturalistici, archeologici e geologici, “gli invasori” hanno ripercorso l’interessante storia raccontata dalle tombe dell’età del bronzo e del ferro, fino ad arrivare alle tracce materiali lasciate dai siculi, greci, romani, bizantini e arabi, i quali scelsero la sua cima come punto trigonometrico principale della Sicilia, da cui delinearono le tre Valli, Val Demone a est, Val di Mazara ad ovest e Val di Noto a sud. Monte Altesina rappresenta un sito di elevato interesse archeologico, geologico e geodinamico, costituito da un complesso roccioso numidico che ci racconta una storia antica di circa 20 milioni di anni.
Anche quest’anno sono stati parecchie le persone che hanno seguito l’itinerario proposto dagli organizzatori, circa una cinquantina armati di macchine digitali, pronti ad immortalare scenari e paesaggi unici.
Il successo di questa innovativa manifestazione a carattere mondiale è testimoniata dall’enorme numero di partecipanti, in Siclia hanno aderito sei provincie sulle nove presenti, ma il bilancio è ben più alto sono state programmate 441 “Invasioni” e ne sono state compiute 48.
Gli “invasori” nicosiani si sono ritrovati alle 8 di mattina all’ingresso della riserva e per oltre tre ore hanno camminato tra i sentieri sterrati, in un tracciato di circa sei chilometri e mezzo.
L’appuntamento è per una quarta edizione sicuramente all’altezza delle precedenti, con gli “invasori” pronti ad immortalare digitalmente luoghi di sicuro interesse artistico, paesaggistico e naturalistico.
Sergio Leonardi |
