La tragedia della seconda guerra mondiale raccontata attraverso i ricordi dell’ultimo dei partigiani nicosiani ancora in vita, Michele D’Amico oggi 96enne.

Per il 70mo anniversario del 25 aprile una targa ricordo è stata consegnata all’anziano partigiano, dai Giovani Democratici di Nicosia, per ringraziarlo e ricordare a tutti i sacrifici per la libertà e la lotta contro il nazi-fascismo di tanti giovani che tra il 1943 ed il 1945 si immolarono e combatterono per un’ideale universale.

Michele D’Amico durante la seconda guerra mondiale fu un soldato dell’esercito italiano nel Genio Guastatori, in un primo momento operò nel nord Africa in Libia, poi fu trasferito a Roma, da li, l’8 settembre, prese la decisione di unirsi alle bande partigiane della Brigata Garibaldi in provincia di Novara, operando come guastatore con gli esplosivi in diverse operazioni nelle quali assaltò reparti tedeschi stanziati nel nord Italia.

Alla fine della guerra Michele D’Amico raggiunse la Sicilia in bicicletta in un viaggio avventuroso e continuò a lavorare nel campo edilizio, dove le sue conoscenze acquisite durante la guerra furono utili per le lavorazioni nelle cave di pietra.

Oggi l’anziano partigiano, circondato dall’affetto dei familiari, è l’ultimo rimasto in vita a Nicosia, ancora lucido ricorda perfettamente quei tragici giorni, i racconti di guerra sono ancora vivi nella sua mente e li racconta ancora oggi con un filo di commozione, fiero di allacciare al collo il tricolore con il simbolo dell’Associazione Nazionale dei Partigiani per cui ha combattuto.

Lodevole l’iniziativa dei Giovani Democratici di Nicosia che con questa targa hanno voluto celebrare il ricordo del 25 aprile attraverso la testimonianza di uno degli ultimi combattenti per la libertà. 

Sergio Leonardi

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