Una donna residente in un piccolo centro della provincia da qualche tempo era solita recarsi presso gli uffici della Polizia di Stato di Enna per effettuare delle denunce, l’anziana, in modo ripetitivo, raccontava ai poliziotti la sua versione dei fatti, aggiungendo che già in passato aveva sporto delle denunce riguardanti delle pretese di danaro nei confronti dei familiari.
Nei giorni scorsi, al termine dell’ennesima visita della donna, questa improvvisamente, lasciava una cospicua somma di denaro, circa 2600 euro, sulla scrivania degli agenti, adducendo, quale motivazione della regalia, la costante gentilezza e la professionalità mostrate ininterrottamente nei suoi confronti e nella trattazione, nel tempo, degli atti che la riguardavano.
I poliziotti sorpresi dal gesto ripetevano più volte alla donna di non potere accettare la somma di denaro, il lavoro svolto nei confronti dell’anziana, così come nei confronti di altre persone rientra nei doveri d’ufficio, ma la donna non pareva sentire ragioni e repentinamente lasciava gli uffici.
Di questo strano gesto veniva informata la Procura della Repubblica, si concordava la naturale restituzione della somma, alla prima visita utile della donna o, in caso di assenza protratta, nel più breve tempo possibile.
L’anziana, come previsto, si presentava dopo pochi giorni e veniva convinta a riprendere il denaro che aveva elargito ai poliziotti.
Sergio Leonardi |