No, no. Non è uno scherzo! Lo spazio adiacente al cimitero ospiterà un circo equestre. Tra gli artisti ci saranno, forse, i più bravi acrobati, equilibristi, giocolieri e clown capaci di allietare, divertire e distrarre un popolo ormai rassegnato ad una lenta ed inesorabile decadenza.
E, certamente, ci saranno più di una ragione, che hanno consigliato di collocare in quel sito il variopinto tendone circolare. Non vi sono altri spazi nel territorio del Comune e la crisi, che attanaglia tutti, colpisce in modo più doloroso i circensi che, spesso, devono salassare i già scarsi introiti, per potere dare da mangiare agli animali.( A proposito, non sarebbe il caso di lasciarli in pace i poveri animali? ) E ce ne saranno ancora di ragioni. Tutte plausibili e condivisibili.
Ma ce ne sono alcune, che non possono, non devono essere trascurate e sono le ragioni di chi non ha più voce per farsi valere. Su queste, ci siamo abituati a non più soffermarci. Tanto chi non ha voce, non fa consenso, non vota....non conta.
La supplica, con la quale consegniamo i nostri defunti al riposo eterno, rimane una vuota, inutile geremiade, che si scioglie alla luce di decisioni affrettate, leggere, al limite della blasfemia.
A meno che non si voglia prendere alla lettera la “gioia dell'urna” di foscoliana memoria. Per cui, i nostri morti sollevatesi dai loro giacigli possano trovare refrigerio al loro stato e sollazzo ai loro impulsi!
E' un'ipotesi. Peregrina, ma sempre un'ipotesi.
Comunque, al di là di ogni considerazione la Chiesa ci suggerisce nelle opere di misericordia corporale di “seppellire i morti” e di garantire il riposo eterno delle loro misere spoglie, astenendosi dal proporci altri “diversivi”, che potrebbero rendere più sereno e piacevole il lunghissimo soggiorno.
Antonietta La Porta |