Da diverso tempo molti capi di cinghiali selvatici hanno letteralmente invaso i terreni degli allevatori nelle contrade di Valpetroso, Agrippina, Fiumetto, Graffagna, Ciarammelliere, San Martino, Vaccarra, Monaco, Casaleni, Sambughetti e Campanito, ci siamo occupati più volte di questa vicenda che ad oggi ha causato molteplici danni ai terreni ed alle proprietà degli allevatori della zona.
L’allevatore Giacomo Scardino si è fatto promotore in questi mesi di portare a conoscenza delle istituzioni locali di questa problematica a nome di un comitato spontaneo che si è costituito per salvaguardare le proprietà e trovare una soluzione che possa accontentare istituzioni ed allevatori.
I danni provocati dai cinghiali sono molteplici, in cerca di cibo scendono fin nei pressi delle abitazioni e negli ovili degli allevatori, causando danni ai terreni, scavando buche enormi, distruggendo le staccionate e mangiando gli animali che capitano sul loro cammino, diverse volte sono spariti agnellini e vitelli appena nati, i cinghiali escono nella tarda serata e si muovono in branco diventando pericolosi anche per l’uomo.
Giacomo Scardino per conto del suo comitato spontaneo ha scritto alla ripartizione faunistico venatori di Enna ed al Prefetto per trovare una soluzione, lo stesso comitato ha chiesto i danni derivanti dalle distruzioni causate dai cinghiali selvatici.
Nei giorni scorsi il dott. Filippo Guarnaccia responsabile della Ripartizione Faunistico Venatoria di Enna ha visitato i luoghi per constatare i danni causati rimanendo impressionato per quanto visto.
Anche il Prefetto Fernando Guida si è interessato del problema, i cinghiali selvatici potrebbero attaccare l’uomo in branco, in quel caso non ci sarebbe scampo per colui che dovesse trovarsi in questa spiacevole situazione, in Prefettura si sta studiando un provvedimento di abbattimento controllato che possa ridurre al minimo i rischi per l’uomo.
Lo stesso Giacomo Scardino appare preoccupato “i cinghiali si sono spinti in cerca di cibo fino alle nostre abitazioni, gli allevatori al pascolo sono costretti ad uscire in coppia per evitare di incontrare da soli questi animali, a parte i danni economici subiti, siamo fortemente preoccupati per le nostre vite e quelle dei nostri familiari, chiediamo un intervento immediato da parte delle istituzioni affinchè trovino una soluzione definitiva al problema”.
Nelle prossime ore è prevista un’altra ispezione sui luoghi per capire in che modo è possibile agire in modo veloce per evitare che oltre i danni alle cose si arrivi ad incidenti che coinvolgano gli abitanti delle contrade coinvolte.
Sergio Leonardi |