Il “Piano Cottarelli”, ovvero il documento con il quale l’allora commissario alla spending review nell’agosto del 2014 predisponeva un piano per la riduzione e razionalizzazione delle società partecipate ai fini del contenimento della spesa e della loro valorizzazione industriale ripreso poi con la legge di stabilità del 2015, prevede un processo di razionalizzazione che produca risultati fin da quest’anno.
Diversi i criteri indicati dalla legge:
- eliminare le società e le partecipazioni non indispensabili al perseguimento delle finalità istituzionali, anche mediante liquidazioni o cessioni;
- sopprimere le società che risultino composte da soli amministratori o da un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti;
- eliminare le partecipazioni in società che svolgono attività analoghe o similari a quelle svolte da
altre società partecipate o da enti pubblici strumentali, anche mediante operazioni di fusione o di internalizzazione delle funzioni;
- aggregare società di servizi pubblici locali di rilevanza economica a rete;
- contenere i costi di funzionamento, anche mediante la riorganizzazione degli organi amministrativi e di controllo e delle strutture aziendali, ovvero riducendo le relative remunerazioni.
Il piano, redatto a fine marzo dal commissario straordinario Margherita Rizza, prevede la trasmissione al Consiglio Comunale, poi alla sezione regionale di controllo della Corte dei Conti e successivamente il sindaco e gli altri organi di vertice delle amministrazioni, "in relazione ai rispettivi ambiti di competenza", entro il 31 marzo 2016, avranno l'onere di predisporre una relazione sui risultati conseguiti.
Attualmente il comune di Nicosia partecipa al capitale di quattro società o organismi: Azienda Speciale Silvo Pastorale per il 100%, Società per la regolamentazione dei rifiuti SRR all’8,96%, Società Consortile ATO 5 in liquidazione per 4,04% e Consorzio ATO EnnaEuno per il 7,49%.
Il comune di Nicosia fa parte anche del Gal Madonie, del Consorzio Carni Campanito e dell’ASMEL (associazione per la sussidiarietà e la modernizzazione degli enti locali), organismi per i quali paga annualmente una quota associativa. Il piano non si applica però a queste ultime partecipazioni.
Il piano di razionalizzazione prevede per l’ASSP, che non eroga servizi e non ha un fatturato, ma gestisce solo una parte del patrimonio comunale, una riduzione dei componenti del consiglio d’amministrazione da 5 a 3, il compenso mensile per il presidente ha come riferimento l’indennità del sindaco ed pari al 8%, il piano prevede una riduzione al 5%, per i componenti del c.d.a la riduzione passa dal 5% al 3%., il contenimento della spesa per incarichi esterni viene abbattuta del 50%, previsto anche il ricorso al MEPA o alla Consip per gli acquisti di beni, servizi e forniture.
La SRR attualmente non svolge attività, non eroga servizi, e l’ultimo bilancio 2013 risulta in pareggio, il piano consiglia pertanto di razionalizzare la spesa attraverso la copertura dal gettito derivante dalla tariffa sulle bollette, sul fronte del personale il costo totale non dovrà superare il 50% della spesa corrente ed in caso di eccedenze si dovrà procedere con la mobilità o il trasferimento del personale dedicato.
Per l’ATO 5 Idrico, nulla di rilevante, si aspetta solo la legge regionale di riordino del settore, anche se negli ultimi tre esercizi finanziari, di cui si conoscono i bilanci, 2010, 2011, 2012, i risultati sono positivi.
L’ATO EnnaEuno è attualmente in liquidazione e l’attività in regime di proroga, in attesa che la SRR subentri totalmente nel servizio e nella piena operatività, di conseguenza il piano di razionalizzazione della spesa prevede quanto descritto per la nuova società di regolamentazione dei rifiuti. Attualmente in caso di perdite i comuni accantonano, proporzionalmente alla loro partecipazione percentuale, degli importi pari alle perdite subite in un apposito fondo vincolato, che diventa disponibile non appena il debito viene ripianato. Negli ultimi quattro esercizi finanziari non è mai stato approvato il bilancio.
Sergio Leonardi |