La discarica Canalotto aperta nel 2004, sequestrata nel 2006 e dissequestrata nel 2010 è stata al centro di diverse vicende giudiziarie, non ultima quella riguardante un allevatore che nel 2009 venne denunciato dai militari della Guardia di Finanza per violazione dei sigilli.
Le Fiamme Gialle avevano trovato all’interno dei terreni della discarica un gregge di pecore ed una struttura che fungeva da ovile, immediatamente era scattata la denuncia a carico dell’allevatore difeso dall’avv. Filippo Giacobbe.
Il processo iniziato nel 2011 si è concluso nei giorni scorsi con l’assoluzione dell’allevatore dal reato previsto dall’art. 349 del codice penale ovvero la violazione di sigilli, per lui solo una multa di 150 euro per pascolo abusivo.
La tesi difensiva dell’avvocato Giacobbe ha dimostrato che non erano presenti i sigilli negli ingressi della discarica, per cui l’allevatore non poteva sapere se i terreni erano sotto sequestro, inoltre alcune parti della recinzione erano danneggiate tanto da favorire l’ingresso del gregge di pecore all’interno della discarica.
Una vicenda singolare che si somma ad altre che in questi anni hanno portato al centro dell’attenzione la discarica di contrada Canalotto, conosciuta più per le vicende, che alla reale attività per cui era stato autorizzato l’esercizio nel 2004.
Sergio Leonardi |