Si è tenuto nel pomeriggio del 30 marzo, in presenza dei consiglieri comunali di Leonforte, del sindaco Francesco Sinatra e degli amministratori dei comuni vicini, l’incontro che il Presidente del Consiglio, Floriana Romano, ha richiesto al Direttore Generale dell’ASP di Enna, Giovanna Fidelio.
“Dall’incontro con il Direttore Generale Fidelio e il Direttore Sanitario Cassarà non abbiamo avuto rassicurazioni rispetto alle nostre istanze, alcune delle quali (fornitura di personale carente, in primis anestesisti) prevedono tempi di realizzazione lunghi e dipendono anche dall’ Assessorato Regionale, in particolare per quel che riguarda la definizione della dotazione organica, in seguito alla quale sarà possibile bandire la mobilità, prima, e i concorsi per le assunzioni, dopo. L’ASP di Enna -nelle parole della dirigenza- deve dare seguito a quanto previsto nel Decreto Assessoriale del 14.01.2015 e pubblicato in GURS il 23.01.2015. Ma com’è possibile che devono ancora essere comunicati gli indicatori e già la valutazione è iniziata? Viene spontaneo pensare che i criteri di valutazione possano essere costruiti ad hoc, proprio perché definiti ex post. E poi perché cominciare un iter valutativo quando ancora non ci sono le condizioni di efficacia e sicurezza che possano permettere al P.O. Ferro Branciforti Capra di poter essere valutato al pari delle altre strutture? Tutto fa pensare ad una valutazione negativa di fine periodo determinante per penalizzare definitivamente il presidio ospedaliero”: questo quanto si legge nel comunicato stampa ufficiale sull’incontro.
E’ stato stabilito, tuttavia, ciò che può essere effettivamente realizzato in questo momento come il potenziamento e/o la creazione di ambulatori e la realizzazione degli interventi chirurgici programmati in modo bilanciato tra il P.O. di Leonforte e quello di Nicosia. Durante l’incontro, inoltre, sono stati segnalati alcuni disservizi ed è stata resa nota la decisione della direzione dell’ASP di provvedere all’acquisto di quattro ambulanze nuove, una per ogni presidio ospedaliero.
“Oggi, ascoltando il punto di vista della direzione aziendale dell’ASP, mi sono convinta ancora di più della bontà e della razionalità delle nostre richieste: ritengo, infatti, che le esigenze di sanità, sicurezza e di un servizio efficiente di urgenza-emergenza siano non solo richieste ( più che legittime) di una folta cittadinanza che vede il proprio ospedale depauperato ogni giorno di più, ma anche obiettivi aziendali, poiché un Pronto Soccorso dotato di tutte le dovute risorse strumentali, strutturali e professionali funge da “filtro” per il già affollato Pronto Soccorso di Enna”: questa la battuta finale del Presidente del Consiglio, Floriana Romano.
Potenziare i piccoli ospedali di periferia non costituisce uno spreco per l’azienda bensì un investimento che garantisce risparmio, diminuisce la probabilità di casi di malasanità e permette un migliore funzionamento della sanità a livello provinciale. Francesca Tremoglie |