Sabato 21 marzo, in occasione della giornata in cui vengono ricordate le vittime di mafia, si è tenuta una conferenza sul tema della legalità presso l’auditorium del liceo scientifico E. Medi di Leonforte, intesa come momento conclusivo del progetto pedagogico Iwen.
Organizzata dal gruppo di lavoro della dottoressa Francesca Pirronitto, referente territoriale dell’ANPE (Associazione Nazionale Pedagogisti Italiani) e moderatrice dell’incontro, la conferenza è stata caratterizzata da interventi di uomini attivamente impegnati nella lotta ad ogni forma di sopruso e azione illegale. Destinatari dell’incontro i liceali, alcuni dei quali già coinvolti e premiati durante la manifestazione in piazza di sabato scorso.
Ad aprire l’incontro l’intervento del primo cittadino di Leonforte, Francesco Sinatra, che si è dichiarato molto soddisfatto per i risultati raggiunti attraverso l’azione concreta su una piazza dimenticata ritornata a nuova luce e colore grazie al lavoro instancabile dei ragazzi. Il sindaco, inoltre, ha ribadito l’importanza fondamentale del rispetto delle regole all’interno di una comunità civile che si possa concretamente ritenere tale e della necessità di farsi, in prima persona, promotori di giustizia e legalità.
Interessantissimo l’intervento del Questore di Enna, il dottor Ferdinando Guarino, che ha esordito definendo la propria partecipazione a giornate del genere un dovere morale ed istituzionale imprescindibile per diffondere il concetto di legalità. Ha poi concentrato la propria attenzione sui notevoli costi economici che, a causa di azioni illegali, si riversano inevitabilmente sulla società ed a discapito dei cittadini. Il mancato rispetto delle regole possiede un’enorme valenza sociale e, a tal proposito, risultano fondamentali le denunce e la capacità di fare rete per fornire un valido e concreto supporto a chi trova il coraggio di reagire e non piegarsi ai ricatti malavitosi. La mafia brucia il futuro, le speranze e la prima forma di educazione alla legalità deve iniziare proprio dalla scuola.
Carico di pathos l’intervento di Alfio Platania, ragazzo ventiquattrenne impegnato da cinque anni nella battaglia a favore della legalità ed a sostegno di chi denuncia e si scaglia attivamente contro ogni forma di abuso e sopruso. Promotore del regolamento sui beni confiscati alla criminalità organizzata, ha ribadito dinanzi ai ragazzi l’importanza della cultura, della conoscenza e dell’informazione ricordando una frase di don Peppe Diana ormai diventata emblematica “per amore del mio popolo non tacerò”. Definendo la scuola un presidio di legalità e gli studenti le sentinelle di tale presidio, ha rivolto ai ragazzi l’augurio di riuscire a vivere la propria vita in totale libertà e combattendo ogni forma di omertà, vero male di questa terra.
Estremamente importante il momento conclusivo in cui i ragazzi hanno avuto la possibilità di rivolgere delle domande agli ospiti e di leggere una poesia sulla nostra terra e significativo l’intervento del dirigente del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Leonforte, il dottor Giovanni Martino, che si è rivolto direttamente agli studenti chiamati presto a compiere una scelta di vita in merito alla legalità.
Francesca Tremoglie |