Inserito all’interno di una specifica progettazione didattica, l’altare di San Giuseppe realizzato presso il secondo circolo Branciforti appare subito originale e molto particolare.

“Il nostro obiettivo è quello di far riscoprire ai bambini il valore e l’importanza delle tradizioni educandoli al valore del passato e a quel senso di appartenenza ed orgoglio per le proprie radici. Non a caso i più piccoli sono stati aiutati, per l’allestimento dell’altare, dai nonni intesi come custodi di memoria e tradizioni. Ci dedichiamo a questo progetto ormai da tre anni e speriamo di riuscire a portarlo avanti anche nel futuro”: queste le parole del dirigente scolastico Angelo Di Dio.

Realizzato con materiali riciclabili, l’altare risulta molto originale, anche grazie a quella compartecipazione organizzativa di nonni, genitori e alunni.

Tra le diverse attività legate alla tavolata di San Giuseppe, anche quella della riscoperta delle preghiere in dialetto frutto di un grande lavoro di ricerca legato al filone linguistico per riappropriarsi dei valori e della bellezza del passato.

Altrettanto importante il cosiddetto “angolo della condivisione”: banchetto posto accanto all’altare per raccogliere beni di prima necessità da donare alle famiglie più bisognose della scuola e dell’intera comunità.

Esempio concreto di una scuola aperta al territorio per riceverne un effettivo arricchimento, la realizzazione della tavolata ha visto la partecipazione diretta di genitori e nonni disposti anche a fare dei turni fino alla mezzanotte. Un ringraziamento particolare è stato rivolto, dai colleghi, dal dirigente e dal direttore, alla maestra Sara Mazzola, impegnata in prima linea per la realizzazione del progetto e fermamente convinta del valore e dell’importanza della condivisione e della riscoperta della tradizione ed alla vicepreside Filippa Pollaccia anch'essa impegnata in prima fila per la realizzazione di questo altare condiviso tra alunni e insegnanti.

“Mi piace ricordare spesso un’affermazione di Umberto Galimberti che non considera l’insegnante un mero esecutore di un mestiere, bensì una vera guida, una figura carismatica capace di intercettare le esigenze profonde del variegato insieme di individui che compongono una classe”: queste le parole di Angelo Muratore, direttore amministrativo.

Francesca Tremoglie

Servizio e Montaggio di Maria Teresa La Via

Riprese di Francesca Tremoglie

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