Dopo le piogge del 17 marzo e la piena del fiume Salso che in alcune zone del territorio è esondato, continuano le difficoltà d’attraversamento nella contrada Pioppo-Pantano, il problema non è ancora stato risolto e le famiglie residenti con le aziende agricole continuano a soffrire dei disagi dovuti al maltempo.
Il Movimento per Difesa dei Territori ha seguito questa vicenda scrivendo al Prefetto una prima volta, ricevendo tra l’altro il 2 marzo una risposta nella quale l’autorità del governo nel territorio sollecitava degli interventi urgenti per la messa insicurezza della passerella di passaggio.
Nulla però si è mosso, le piogge copiose si sono ripresentate e con esse il problema dell’esondazione del Salso con i relativi disagi alle popolazioni del luogo.
MDT ha riscritto al Prefetto e per conoscenza al Genio Civile di Enna, all’UTC di Nicosia e al Commissario Straordinario del Comune di Nicosia chiedendo notizie in merito all’attraversamento fluviale in contrada Pioppo-Pantano.
Egregio Signor Prefetto,
la ringraziamo per aver dato corso immediato al nostro esposto, sollecitando il Genio Civile e il Comune di Nicosia a “porre in essere gli interventi di competenza al fine di eliminare le criticità segnalate a salvaguardia della pubblica e privata incolumità e di ripristinare le condizioni di sicurezza”.
Ma volevamo anche informarla che a tutt’oggi la situazione è invariata, anzi possibilmente peggiorata: infatti dopo le abbondanti piogge degli scorsi giorni, gli abitanti della zona sono rimasti completamente isolati, essendo ad oggi impossibile l’attraversamento con alcun mezzo. Insomma è tutto fermo.
Probabilmente il Genio Civile sta già predisponendo un intervento e ha già riferito a Sua Eccellenza, ma noi non ne siamo al corrente, e purtroppo siamo fin troppo abituati al silenzio delle istituzioni che invece di intervenire attendono che il problema come per magia si risolva da solo.
Lei ha perfettamente recepito l’urgenza di una soluzione, che qui confermiamo. Gli abitanti della zona parlano spesso con noi e ci riferiscono cosa succede: alcune delle persone che abitano nella contrada, al momento sono tagliate fuori dal mondo. Tra queste alcune sono parecchio avanti con l’età e non godono di ottima salute; in particolare una di queste è affetta da diabete e, pur volendo ignorare l’elevato fattore di rischio in cui incorre quando il transito è completamente interrotto anche ai mezzi di soccorso, per lo meno necessita molto spesso di farmaci e frequenti visite ospedaliere.
Se poi si tiene in considerazione anche il rischio del mancato intervento dei mezzi di soccorso in caso di emergenza, si potrebbe configurare il requisito della tutela della vita che permetterebbe l’intervento del Genio Militare. A quel punto probabilmente la soluzione del Ponte Bailey da noi proposta sarebbe la più semplice, veloce ed economica da implementare.
Ma a prescindere dalla soluzione che si vorrà mettere in atto, mi preme ancora una volta ribadire che “vi deve certo essere un modo per affrontare e risolvere il problema, essendo impensabile lasciare dei cittadini italiani senza alcuna tutela”.
Certi di un pronto riscontro porgiamo i nostri cordiali saluti.
Sergio Leonardi |