E’ emergenza in alcune contrade nicosiane tra gli allevatori, agricoltori ed abitanti, nelle zone di Valpetroso, Agrippina, Fiumetto, Graffagna, Ciarammelliere, San Martino, Vaccarra, Monaco, Casaleni, Sambughetti e Campanito, per i danni sui terreni coltivati, a causa di una e vera propria invasione di maiali selvatici, circa un centinaio di capi, che stanno devastando le culture presenti; questi animali per la ricerca del cibo si sono spinti in terreni coltivati ed a ridosso delle abitazioni. Non è possibile abbatterli in quanto si rischia una denuncia all’autorità giudiziaria.
L’emergenza negli ultimi tempi sta diventando sempre più pressante, poiché questi maiali potrebbero attaccare anche l’uomo; proprio nei giorni scorsi, infatti, un bambino di appena 8 anni, figlio di un allevatore, è stato costretto a rifugiarsi all’interno di un ovile non appena si è trovato di fronte due di questi esemplari. Paura, quindi, non solo per gli operatori del mondo dell’agricoltura colpiti economicamente da questo flagello, ma anche per gli abitanti di queste contrade che ora hanno fondati timori ad uscire dalle proprie abitazioni.
Si è formato nei giorni scorsi un comitato spontaneo, che ha raccolto oltre un centinaio di firme, e che ha come coordinatore l’allevatore Giacomo Scardino.
Questo comitato ha scritto a diversi enti, tra cui il prefetto, il commissario straordinario di Nicosia, il corpo forestale, i carabinieri, l’azienda speciale silvo-pastorale, chiedendo un intervento urgente al fine di diminuire il numero di maiali selvatici diventati ormai incontrollabili, magari anche attraverso un piano di abbattimenti controllati che tra l’altro era già stato studiato.
Per tutelarsi il comitato spontaneo presenterà delle denunce per il risarcimento dei danni subiti; probabilmente solo in questo modo le autorità preposte si muoveranno per arginare un fenomeno che di giorno in giorno sta diventando una vera e propria calamità, l’ennesima, per agricoltori ed allevatori del territorio.
Maria Teresa La Via |