Un governo di “salute pubblica” o un patto del Nazareno in salsa nicosiana, una macedonia da presentare agli elettori bella è servita.
Questa sembra la soluzione trovata dalle menti politiche che da oltre vent’anni governano su Nicosia, l’ameno agriturismo di Pancallo è la location utilizzata per l’incontro tra il Partito Democratico, Forza Italia, Sicilia Democratica ed alcuni pezzi di gruppi e liste civiche rappresentate dai “giovani” di Zappia e dagli ex di prima vera Democratica di Melo Lizzo.
Tutti insieme contro il vero nemico da abbattere ovvero Sergio Malfitano, l’ex sindaco sembra sia pronto a scendere in campo e tutta la Große Koalition è pronta a contrastarlo come del resto riuscì a farlo prima del fatidico 3 dicembre 2014, il giorno della discussione del sfiducia e delle dimissioni del primo cittadino.
Ogni gruppo politico presenterà il suo candidato per le “primarie”, i nomi ormai sono noti da tempo, si va dai medici Renato Mancuso e Mundo Li Volsi, all’ing. Salvatore Ferrara e all’ex assessore Melo Lizzo. Tra questi il “comitato di salute pubblica” potrebbe trovare il candidato a sindaco.
Non tutto sembra filare liscio in questo calderone, pezzi della sinistra del PD non vorrebbero giungere a questo accordo e si potrebbero avere dei distacchi clamorosi dell’ultima ora.
Chi continua ad andare per la propria strada è il dott. Luigi Bonelli restio ai polpettoni che potrebbero diventare indigesti e che continua il suo giro per trovare accordi con quello che chiamiamo società civile.
Non ha ancora ufficializzato la sua candidatura l’ing. Alfio Di Costa fondatore del movimento “Insieme Si Può” anch’egli alla ricerca di un sostegno da parte di persone che mal digeriscono partiti e vecchia casta al potere.
Le sorprese però non mancheranno, questa sarà una campagna elettorale anomala, lo scontro sarà tra chi pensa ancora di avere consensi spostando voti come le mandrie di buoi e facendo sulla carta somme aritmetiche che alle urne il più delle volte non hanno riscontro e tra chi invece ricerca un consenso lontano da questi giochetti di potere che sostanzialmente hanno stancato gran parte dell’opinione pubblica.
Non mancheranno le sorprese che sul filo di lana potrebbero rompere equilibri precari.
Sergio Leonardi |