I Carabinieri della Stazione Carabinieri di Valguarnera e della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura di Enna, hanno notificato al 47enne Salvatore Sammarco, ex direttore dell’Ufficio Postale di Valguarnera, l’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal Tribunale del Riesame di Caltanissetta, diventata esecutiva a seguito della sentenza della Corte Suprema di Cassazione, poiché è stato ritenuto responsabile di peculato, truffa aggravata, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici e uso abusivo di sigilli, nell’ambito degli investimenti di risparmi dei clienti di Poste Italiane, che fraudolentemente proponeva inesistenti per poi far affluire il denaro sui suoi conti.
Nell’aprile 2013 l’Ufficio Tutela Aziendale Fraud Management di Poste Italiane, deputato agli accertamenti ispettivi, comunicava l’esistenza di attività fraudolenta presso l’ufficio Postale di Valguarnera, consistente nella simulazione di sottoscrizione di prodotti di investimento e conseguenti attività illecite su altri prodotti finanziari, nel caso in specie tutti riferiti al “fondo bancoposta Replay 12 mesi”.
Le indagini dei carabinieri hanno messo in luce che dal 2008 al 2013, l’ex direttore Sammarco, anche in periodi successivi alle sue dimissioni, aveva architettato e portato a termine, con artifizi e raggiri, una maxi truffa ai danni dei risparmiatori, per lo più persone anziane, che affidavano i loro soldi alle Poste per investirli produttivamente. In particolare, l’ex direttore, approfittando della fiducia che ingenerava nei clienti, consegnava loro dei moduli di sottoscrizione fondi apparentemente autentici che, proprio perché muniti di timbro dell’ufficio postale e firmati dallo stesso indagato, ingeneravano nelle vittime la convinzione della regolare esecuzione dell’investimento.
Quindi, poco dopo avere incassato le somme, creando falsi libretti di risparmio stornava le cifre su conti correnti nella sua disponibilità, accesi presso alcuni istituti bancari, prelevando, conseguentemente, il denaro in contanti facendone sparire le tracce. L’attività ha messo in evidenza che Sammarco, nel quinquennio, aveva messo a segno ben 33 colpi, per un ammontare totale di duemilioni e mezzo di euro.
Sergio Leonardi |