Dall’inizio dell’anno con gli attentati terroristici di Parigi il progetto di riordino e tagli previsto dal ministero dell’interno ha subito una frenata, in provincia di Enna erano previste la chiusura del distaccamento della Polstrada di Nicosia e della Polizia Postale di Enna. Nei giorni scorsi si è acuito l’allarme terrorismo con l’avanzata dell’ISIS in Libia, inoltre il proselitismo dei gruppi islamici su internet ha fatto in modo che il Viminale per il momento bloccasse ogni riassetto delle forze di polizia soprattutto per quanto riguarda gli uomini impegnati nelle indagini sul web, pronti a monitorare gruppi terroristici e reclutatori attraverso forum e video di propaganda jihadista.
Diventa fondamentale mantenere tutte le forze in campo per il controllo del territorio e del web, smantellare presidi di Polizia diventerebbe inopportuno, si salva per il momento la Polstrada di Nicosia che controlla un vastissimo territorio in provincia di Enna.
Il ministro dell’interno Alfano evidentemente è più spaventato e motivato dalla minaccia terroristica che da eventuali infiltrazioni mafiose o della criminalità comune, in un territorio che si accingeva in questo momento storico a restare scoperto da ogni controllo privo di presidi di giustizia, la minaccia ISIS appare un po’ più distante dai problemi quotidiani e di criminalità da cui è affetto il nostro territorio, ma evidentemente la minaccia jihadista ha avuto un effetto dirompente maggiore, ancora di più rispetto a mafia e criminalità comune probabilmente non ritenute dal ministro minacce di grande livello o richiamo mediatico.
Sergio Leonardi |