Un’affollata aula consiliare, dopo il rinvio del giorno precedente causato dal maltempo, ha preso parte ieri sera alla seduta fiume del consiglio comunale che prevedeva la discussione sulle problematiche inerenti la gestione del servizio idrico integrato e della relativa bollettazione.
Su invito del sindaco Fabio Venezia e del presidente del consiglio Alfio Giachino, al consesso civico sono intervenuti l’amministratore delegato di AcquaEnna Stefano Bovis e il direttore generale della società che gestisce il servizio idrico integrato Michele Zappalà.
Assessori e consiglieri si sono fatti portavoce delle polemiche e del malcontento diffuso tra i cittadini troinesi su alcune voci di importo presenti nelle bollette recapitate agli utenti, sulla manutenzione ordinaria e straordinaria nel territorio comunale e sulla gestione generale del servizio idrico.
I dirigenti di AcquaEnna – che hanno accolto con disponibilità l’invito e le domande - hanno spiegato che il servizio idrico integrato viene svolto in regime di monopolio e dipende pertanto dalla normativa nazionale, passata a partire dal 2012 all’Autorità nazionale competente.
Le partite pregresse presenti tra le voci in bolletta non sono da intendersi come conguagli agli utenti, bensì come un recupero crediti che permette alla Società di ripianare il debito per gli investimenti sostenuti.
La “quota fissa” viene applicata per agevolare l’utenza stabile, dal momento che chi possiede la seconda casa ha pertanto una spesa limitata, ma usufruisce dello stesso servizio, secondo una scelta condivisa con l’ATO.
Il deposito cauzionale, al costo di 25 euro per ogni utenza, serve a coprire 3 mensilità e serve a garantire il gestore da eventuali insolvenze da parte dell’utente.
L’aumento delle tariffe invece – che dal 2006 a oggi ha registrato un incremento complessivo del 50% - sarebbe da attribuire alle mancate entrate per il raggiungimento del pareggio del bilancio.
Consumi che, dati alla mano, sarebbero diminuiti rispetto alle previsioni stimate.
Dura e intransigente la posizione del vice sindaco e assessore ai tributi Silvano Schillaci che ha dichiarato: “Gli aumenti sulle tariffe nascono dalle previsioni sbagliate sui consumi. Le bollette che vengono recapitate agli utenti sono troppo esose e i nostri cittadini continuano a pagare ingiustamente per gli errori e il menefreghismo altrui. Chiederemo e faremo tutto il possibile per ritornare alla corretta e funzionante gestione del servizio ai Comuni”. |