“Il Comune che mi onoro di rappresentare sarebbe molto interessato a organizzare una mostra temporanea su Capa. Sicuri di trovare un interlocutore sensibile, le chiedo pertanto di aiutarci a concretizzare un sogno che da anni coltiviamo insieme a tanti nostri concittadini che hanno visto ritratti propri familiari in quelle celebri foto. Stiamo lavorando molto ad un rilancio culturale del nostro territorio con notevoli sforzi e una mostra su Capa sarebbe un grande evento che richiamerebbe molti visitatori da tutta la Sicilia e non solo”.
Con queste parole – in una missiva inviata al Direttore del Museo Nazionale Ungherese di Budapest e al Console Generale Ungherese in Italia – il sindaco Fabio Venezia ha chiesto di poter ospitare in città i celebri scatti del fotoreporter ungherese attualmente in mostra fino al 26 aprile prossimo allo “Spazio Oberdan” di Milano, dopo essere stata esposta a Roma, Firenze e Genova.
“Una parte significativa delle foto di Capa – prosegue la missiva inviata dal primo cittadino - è stata scattata a Troina, durante la cruenta battaglia dei primi di agosto del 1943. Tanti ricordi legano la popolazione troinese ai quei tragici eventi. Nel 2007 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha conferito alla città di Troina la medaglia d’oro al merito civile per “gli atti di solidarietà ed eroismo della popolazione durante i giorni della battaglia”. Atti di solidarietà ed eroismo che sono stati in parte immortalati anche dal grande Capa, che qui trascorse diversi giorni”.
Proprio molti degli scatti esposti a Milano, immortalano la resa dei tedeschi e la fuga dei civili troinesi che tentavano di sfuggire ai bombardamenti.
Tra il 31 luglio e il 6 agosto del 1943, dopo lo sbarco degli alleati in Sicilia, Troina divenne teatro di una cruenta battaglia tra la resistenza di un nucleo di tedeschi arroccati in paese e un gruppo di soldati americani che avanzavano verso Messina.
La città venne ridotta in macerie e quasi totalmente rasa al suolo, mentre tra la popolazione furono decimati oltre centro civili. La maggior parte delle vittime furono anziani, donne e bambini.
Un importante e drammatica pagina di storia locale e internazionale, che ogni anno la comunità troinese ricorda con celebrazioni e che le foto di Capa hanno consegnato per sempre al mondo. |