Catania – Finesettimana di festa per la Stazione Militare Maristaeli di Catania che ha celebrato i primi cinquant’anni di vita, all’interno dei festeggiamenti per il centenario dell’Aviazione Navale.
Venerdì 11 ottobre si è svolta, infatti, la celebrazione dei due eventi alla presenza del Comandante delle Forze Aeree della Marina, Contrammiraglio Giorgio Gomma e delle autorità civili, militari e religiose.
Nel corso della cerimonia è stato intitolato al Sottocapo Davide Di Cara, scomparso nel dicembre 2009, l’ hangar del secondo gruppo di elicotteri ed è stato inaugurato il monumento commemorativo ai caduti dell’Aviazione Navale.
Affascinante e intrisa di storia la mostra statica di modelli di aerei, di unità navali e di oggetti e immagini storiche dell’Aviazione Navale che nella giornata dell’open day del 12 ottobre, la giornata aperta al pubblico, ha attratto centinaia di persone di ogni età, tra cui anche diverse scuole, insieme alle dimostrazioni di ammaraggio forzato e al display statico di elicotteri, contornato dallo splendido scenario fornito dall’Etna.
Visivamente commosso e soddisfatto il Capitano Andrea Cottini per un traguardo importante non solo per Maristaeli, ma per tutta la Forza aerea della Marina. La Stazione elicotteri di Catania, infatti, è nata nel 1963 «con lo scopo di formare equipaggi di volo in grado di operare da bordo delle Unità Navali M.M., per la salvaguardia degli interessi nazionali e della vita umana».
Empatico e spontaneo il commento rilasciato dal Capitano di Fregata, Daniele Frigoli. «C’è stato un grande impegno da parte di tutti. La cosa che personalmente mi ha più affascinato – afferma con orgoglio Frigoli – è stata la partecipazione della popolazione che ha rivelato un grande legame con questa base navale. Inoltre - aggiunge il capitano - per organizzare l’evento non sono state usate risorse esterne fornite dallo Stato e ognuno ha collaborato spontaneamente: qualsiasi grado e qualsiasi ruolo ha partecipato anche alla pulizia del verde. Questo dato può sembrare poco importante, ma il fatto di non aver fatto ricorso a interventi di pulizia esterna, nonostante le attività riguardanti l’immigrazione e l’antipirateria che ci stanno assorbendo in maniera incessante e che sono molto rischiose, e che nessuno abbia disdegnato il ricorso alla pulizia con la scopa in mano è stato bello perché dimostra che si sente la base come parte della propria vita».
Il Capitano Frigoli ha, inoltre, sottolineato che la cerimonia si è svolta in maniera contenuta e sobria in rispetto delle vittime di Lampedusa. «Durante la cerimonia – spiega - si è osservato un minuto di silenzio per i morti a Lampedusa. Tra l’altro durante la cerimonia un elicottero EH 101 con a bordo operatori addestrati al recupero di naufraghi del Terzo Gruppo Elicotteri di Maristaeli Catania è stato attivato dallo Stato Maggiore Marina per il decollo immediato in missione di ricerca e soccorso di un barcone di immigrati che risulta essersi capovolto al Sud di Lampedusa. In area erano presenti già due AB 212 della Marina Militare, uno di Nave Espero e uno di Nave Libra, oltre ad un aereo di pattugliamento marittimo Atlantic maltese».
Gabriella Sirni
Maristaeli.
Festa della marina militare 2013
Intervento del Cap.fr.ta,
Daniele Frigoli