Continua il botta e risposta tra il sindaco di Enna e gli attivisti M5s di Enna.
Infatti, nei giorni scorsi dal Movimento attaccavano l'amministrazione, in merito agli incarichi conferiti all'avvocato Toscano del foro di Catania e al presidente dei revisori dei conti Volpe di Palermo.
“Ma il sindaco - dichiarano gli attivisti ennesi - rispondeva additandoci come incompetenti ed aggiungendo che le parcelle non le decide lui e che i revisori sono scelti dal consiglio comunale”. “Classico caso da orecchie da mercante, - prosegue la nota degli attivisti - Garofalo sa benissimo che l’attacco non si riferiva all'entità della parcella all'avvocato Toscano, bensì alla stessa nomina del legale catanese, quando invece ad Enna vi sono centinaia di avvocati, giovani, bravi e scarsamente valorizzati”. “Così come ci chiediamo – aggiungono - come il nome della Dott.ssa Volpe, persona competente e preparata di cui nessuno mette in dubbio la competenza e professionalità, sia finito da Palermo ad Enna nel calderone elettivo del Consiglio comunale”.
“Qualcuno della maggioranza – chiedono esplicitamente gli attivisti Cinquestelle – ha indicato questo nome, oppure sono state disposizioni della segreteria del partito di maggioranza PD? Il sindaco ci vuol far credere che non sapeva niente e non ha avallato la candidatura della stessa Volpe?”.
In conclusione: “Rispediamo al mittente la frase del sindaco che diceva "siamo messi male"; e, infatti, siamo messi malissimo, e di certo non per colpa del Movimento 5 Stelle ennese che non è mai entrato nei palazzi del potere, che non ha mai deciso nulla sulla città. Abbiamo l'acqua più cara d'Italia e forse d'Europa; un buco economico sui rifiuti, di milioni di euro; e un tasso di disoccupazione giovanile e non, che ci porta sul podio della classifica della povertà in Italia. Tutto questo grazie a chi ci governa e chi ha governato negli ultimi anni”. |