Non si arrende il Movimento per la Difesa dei Territori presieduto dall’ing. Fabio Bruno, la questione giustizia è uno degli argomenti che ha caratterizzato in questi mesi l’azione di questo movimento.
Dopo l’infausta riforma sulla geografia giudiziaria che di fatto ha soppresso circa mille uffici giudiziari mettendo in ginocchio ed ingolfando i restanti tribunali, si prospetta all’orizzonte un altro “colpo di genio” da parte del Parlamento.
Nei mesi scorsi il ministro della giustizia Orlando ha presentato un nuova riforma della giustizia tra i provvedimenti all’esame delle commissioni parlamentari di Camera e Senato la revisione della geografia giudiziaria che dovrebbe rivedere la famosa “regola del tre” ovvero i tre tribunali per ogni Corte d’Appello.
E’ a serio rischio di chiusura la Corte d’Appello di Caltanissetta di fatto portando a quattro i tribunali necessari per salvarla si riaprirebbe uno spiraglio per il progetto del Tribunale di Montagna presentato nel 2013 dal MDT al Ministero della Giustizia, un progetto che prevede l’unione dei distretti di Nicosia e Mistretta (tribunali soppressi) allargati anche ai territori delle Madonie con sede unica a Nicosia. Il progetto è stato accolto positivamente dalla Corte d’Appello di Caltanissetta.
Ma ogni volta che si apre uno spiraglio immediatamente avviene qualcosa che fa richiudere ogni speranza, il Parlamento stravolgendo la riforma del governo ha previsto una riforma che prevede una Corte d’Appello per ogni regione, in Sicilia verrebbero abolite quella di Caltanissetta, Catania e Messina, un progetto folle un’ennesima pietra tombale sulla giustizia italiana.
Il Movimento per la Difesa dei Territori ha investito della questione in queste ore il senatore del Movimento 5 Stelle Maurizio Buccarella vice-presidente della Commissione Giustizia del Senato, a cui è stato inviato un dossier nel quale si spiega quale strada potrebbe essere intrapresa al fine di non porre in essere la seconda disastrosa riforma della giustizia.
Partiti sordi ad ogni richiesta, Regione Sicilia con il suo presidente e referenti regionali totalmente assenti, l’unico movimento politico rimasto ad ascoltare la voce dei territori e delle popolazioni è il Movimento 5 Stelle investito della questione e pronto a dare battaglia nelle sedi parlamentari affinchè questa folle riforma non veda la luce.
Sergio Leonardi |