Grande attesa per la presentazione del libro del giornalista Josè Trovato “Mafia Balorda”, tenutasi ieri sera al secondo piano del Palazzo di Giustizia di Enna presso l’auditorium Falcone Borsellino.
Ospiti di tutto riguardo hanno preso la parola per commentare brevemente le dinamiche descritte nel testo, complimentarsi con l’autore per l’ottimo lavoro svolto e fare il punto della situazione sulla provincia di Enna.
Introdotta dal giornalista Guglielmo Troina nel ruolo di moderatore, ed in seguito ad una lucida analisi del ruolo del cosiddetto “cronista di prossimità”all’interno delle nostre piccole province, la presentazione ha visto l’intervento del Prefetto di Enna, Fernando Guida, che ha concentrato la propria attenzione sull’importanza delle denunce intese come strumento concreto per combattere la mafia, delle notizie che devono assolutamente essere divulgate e della prevenzione da attuare anche all’interno delle scuole. Ottimismo per la situazione attuale e crescente fiducia per il futuro: questi i concetti espressi nella parte finale dell’intervento.
Grande entusiasmo nelle parole del Procuratore della Repubblica di Enna, Calogero Ferrotti, che ha definito l’autore “un giornalista nomade o rom”, sempre presente al Palazzo di Giustizia per seguire, vivere e raccontare le indagini in prima persona e portare avanti quella sorta di “giornalismo documentario” che non piace alla mafia.
Il grande merito dell’autore Josè Trovato, secondo le parole del Questore di Enna Ferdinando Guarino, è stato quello di aver bucato il silenzio ricordando che le organizzazioni malavitose si trovano ed operano anche nel territorio dell’entroterra siciliano e che Enna non può e non deve essere considerata una specie di “isola felice immune dal pericolo mafioso”. La mafia è una presenza devastante per i territori in termini di economia, sviluppo ed investimenti futuri.
Da sempre attivamente e personalmente impegnati sul fronte dell’antimafia con determinazione e coraggio, Giuseppe Lupo, Presidente Emerito Ente Parco Floristella Grottacalda e Renato Caponetti, Presidente Associazione Antiracket G. Giordano di Gela, hanno raccontato la propria esperienza, le diverse attività svolte su tutto il territorio, l’importanza degli interventi mirati e della prevenzione.
Mirate e dirette le parole di Sandro Immordino, presidente dell’associazione antimafia “Fuori dal coro”nata per iniziativa di un gruppo di ragazzi desiderosi di intervenire attivamente nel proprio territorio contribuendo a quell’opera di prevenzione tanto importante per combattere il fenomeno criminoso.
“Sono felice ed emozionato per la notevole presenza di pubblico e per le bellissime parole che sono state spese nei miei confronti. Ho sempre trattato ed approfondito il tema della mafia e presento nel mio libro dei personaggi che, a tratti, potrebbero quasi sembrare caricaturali. Ho concepito questo libro per le generazioni future per lasciare un segno concreto e tangibile”: queste le parole dell’autore Josè Trovato.
A concludere la presentazione, l’intervento di un cittadino presente tra il pubblico e desideroso di ringraziare il Prefetto di Enna per l’attività svolta e dell’editore del libro dottor Paolo Mineo felice, assieme all’autore, di poter “sollevare la coltre”su fatti incresciosi dell’entroterra siciliano.
Francesca Tremoglie
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