Il presidente del consiglio comunale Luigi Manno ha recentemente inviato una nota al sindaco Gaetano Giunta al segretario comunale Rosario Scrofani, a tutti i dirigenti dell’ Ente e al comandante della polizia municipale con la quale richiede alla luce delle norme in merito alla “trasparenza e razionalizzazione della spesa pubblica per beni e servizi previste all’ art 8 del comma 8 del Decreto-Legge 24 aprile 2014, n. 66” l’ opportunità di vagliare e porre in essere gli atti di competenza al fine di rinegoziare i contratti da parte delle amministrazioni pubbliche.
L’applicazione della norma secondo il presidente Manno consentirebbe notevoli risparmi per il comune nei diversi servizi, il tutto a beneficio dei cittadini.
“L’applicazione della normativa – ha detto il presidente Luigi Manno - consentirà all’ ente in un momento di particolare crisi il risparmio di notevoli risorse attualmente impiegati in diversi servizi erogati quali per esempio l’ Enel, Telecom, Eni, la cosa che mi stupisce – ha proseguito Luigi Manno – che attualmente non ho visto deliberazioni in tal senso tenuto conto che il decreto risale a più di sei mesi fa, il tutto ovviamente fa pensare ho alla mancanza di direttive volte alla piena applicazione della norma oppure ad una cronica sconoscenza da parte di chi ha specifiche responsabilità gestionali e viene lautamente retribuito della normativa, tutto questo ovviamente penalizza le esigue risorse comunali creando conseguenze non positive per i cittadini”.
Secondo quanto segnalato dal presidente del consiglio comunale le pubbliche amministrazioni sono autorizzate, a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto stesso (24/04/2014), a ridurre gli importi dei contratti in essere aventi ad oggetto acquisto o fornitura di beni e servizi, nonché di quelli relativi a procedure di affidamento per cui sia già intervenuta l’aggiudicazione, anche provvisoria, nella misura del 5 per cento, per tutta la durataresidua dei contratti medesimi. La riduzione del 5 per cento consentirebbe al comune notevoli risparmi sui contratti e forniture.
“Sulla questione – aggiunge Manno - si riconosce alle parti la facoltà di rinegoziare il contenuto dei contratti in funzione della suddetta riduzione e si disciplina la facoltà di recesso concessa al prestatore dei beni e servizi, quest’ultimo può recedere dal contratto entro 30 giorni dalla comunicazione della manifestazione di volontà di operare la riduzione, senza alcuna penalità da recesso verso l'amministrazione, il recesso – prosegue Luigi Manno - è comunicato all'Amministrazione e ha effetto decorsi trenta giorni dal ricevimento della relativa comunicazione da parte di quest'ultima, In caso di recesso, le Amministrazioni, nelle more dell'espletamento delle procedure per nuovi affidamenti, possono, al fine di assicurare comunque la disponibilità di beni e servizi necessari alla loro attività, stipulare nuovi contratti accedendo a convenzioni-quadro di Consip S.p.A., a quelle di centrali di committenza regionale o tramite affidamento diretto nel rispetto della disciplina europea e nazionale sui contratti pubblici.”
Nella nota il presidente del consiglio evidenzia che chiederà ai soggetti interessati le determinazioni assunte tenuto conto che la non osservanza della normativa determina responsabilità dirigenziali ed erariali.
Recentemente il presidente del consiglio comunale Luigi Manno ha inviato anche una nota al dirigente del I° settore Filippo Imbusta, al segretario e all’ amministrazione nella quale chiede di conoscere i motivi dell’ esclusione nel piano triennale del fabbisogno dell’attività prestata dagli ASU (LSU ex Circ. 331 e Fondo Nazionale) gestiti dal Comune di Agira e pagati dalla Regione Sicilia, soggetti che sicuramente ricoprono ruoli importanti a sostegno degli uffici o addirittura svolgono da soli interi servizi. |