Il Comune aderisce al protocollo di legalità sottoscritto tra la Prefettura di Messina, Ente Parco dei Nebrodi, Regione Siciliana e i comuni aderenti all’Ente Parco dei Nebrodi e all’Ente di Sviluppo Agricolo.
Lo stabilisce una delibera di giunta approvata nei giorni scorsi, a seguito della nota inviata dalla Prefettura peloritana che invitava i Comuni aderenti al Parco di attuare iniziative a tutela della legalità nel settore agricolo.
“Coerentemente con il percorso già avviato fin dall’inizio della legislatura – ha dichiarato il sindaco Fabio Venezia – abbiamo deciso di aderire all’importante iniziativa sul versante della legalità che vede coinvolti tutti i soggetti istituzionali che a vario titolo operano sull’area dei Nebrodi”.
Con i suoi 4 mila e 200 ettari di terreni boschivi ricadenti nella provincia di Messina, Troina e’ infatti il più grande proprietario del Parco dei Nebrodi.
Finalità del Protocollo e’ prevenire i tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata, attraverso l’applicazione di misure di vigilanza e tutela del territorio che rimuovano quegli ostacoli che si frappongano al libero esercizio dell’attività imprenditoriale.
Da questo fenomeno si proteggeranno in particolare quelle piccole e medie imprese che operano nel settore agro-silvo-pastorale presenti nel territorio del Parco dei Nebrodi, che subiscono i danni provocati da coloro che agiscono in concorrenza sleale.
Da tempo infatti, si assiste a un fenomeno di imprenditorialità mafiosa esteso e preoccupante, che consiste nella volontà di investire le risorse provenienti dai traffici illeciti in attività economiche apparentemente lecite che si muovono al di fuori delle regole del mercato.
Si e’ pertanto registrata l’esigenza di incrementare gli sforzi diretti alla diffusione della cultura della legalità, a tutela e garanzia dei cittadini e del corretto esplicarsi della libera concorrenza fra gli operatori economici che operano nel territorio dei Nebrodi.
Per raggiungere tale obiettivo e garantire la trasparenza delle pubbliche amministrazioni interessate a evitare qualsiasi ingerenza da parte delle organizzazioni malavitose, e’ necessario attivare un costante scambio di informazioni.
Gli “accordi tra amministratori” prevedono infatti che le pubbliche amministrazioni possano concludere tra loro intese per disciplinare lo svolgimento di attività di interesse comune.
Prefetto e firmatari, con il Protocollo di legalità si impegnano pertanto a: garantire correttezza, trasparenza, efficienza e efficacia nella gestione diretta e indiretta del patrimonio immobiliare; vigilare affinché nelle procedure di concessioni di propri beni a privati sia garantito il pieno ed incondizionato rispetto della disciplina legislativa vigente in materia e di quella relativa alla prevenzione di tentativi di infiltrazione mafiosa; adottare le iniziative necessarie affinchè i soggetti privati cui verranno concessi i propri beni non concedano a terzi la titolarità o l’utilizzo del bene e denuncino immediatamente all’autorità giudiziaria ogni richiesta illecita di denaro, offerta di protezione o estorsione avanzata nei confronti propri o di quella dei familiari.
Verrà inoltre effettuato un attento monitoraggio del suolo e del sottosuolo per verificare la presenza di eventuali cave, discariche e attività di smaltimento rifiuti dove si possano svolgere traffici illeciti.
Il Prefetto istituirà un tavolo tecnico - coordinato dalla Prefettura di Messina - nel quale, almeno una volta l’anno, si riuniranno i sottoscrittori del Protocollo per operare in sinergia, esaminare congiuntamente la situazione della zona e individuare le strategie preventive più adeguate. |