Le dimissioni del sindaco Malfitano avvenute il 3 dicembre dovevano rappresentare per la città un “toccasana”, la super-maggioranza in consiglio comunale composta da ben sedici consiglieri su venti ha di fatto costretto il primo cittadino ha rassegnare le dimissioni, rimane in carica l’intero Consiglio Comunale, ma per svolgere quali funzioni?
Molti in città si sarebbero aspettate, in seguito alle dimissioni del sindaco Malfitano, anche le dimissioni di tutti i consiglieri, invece per uno “spirito d’amore” verso la città tutti sono rimasti saldi e seduti sui loro scranni.
Qualcuno come il consigliere Vega del PD ha proposto di non percepire più alcun gettone di presenza, altri come i consiglieri di Forza Italia hanno proposto quattro punti da portare a termine prima della fine del mandato, minacciando di dimettersi se nessuna calendarizzazione di questi punti dovesse avvenire entro la fine di gennaio 2015.
Il 22 dicembre convocato il primo consiglio del dopo Malfitano si ripresentano i vecchi vizi, manca il numero legale sia in prima che in seconda convocazione, la seduta viene rinviata di 24 ore, ma anche il giorno dopo manca il numero legale il consiglio salta con la buona pace “dell’amore” e delle “buone intenzioni”.
Un tempo si giustificava questo andazzo per dimostrare che la maggioranza del primo cittadino era inesistente, ora quale giustificazione si darà alla cittadinanza per questo ennesimo comportamento ?
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Se dalle prossime convocazioni fino alle elezioni ci saranno queste assenze allora sarebbe meglio rassegnare le dimissioni e metter tutto nelle mani del commissario che prossimamente verrà nominato dalla Regione.
Lo stesso accade nelle commissioni consiliari come dichiara il consigliere Vega, presidente della quarta, convocata due volte e per entrambe le convocazioni l’unico presente era solo il presidente Vega.
Nel frattempo nulla si ferma la prossima convocazione del consiglio comunale prevista per il 29 dicembre alle 18,30, prevede addirittura ben 20 punti all’ordine del giorno, di cui 17 di questi riguardano il riconoscimento di debiti fuori bilancio, gli altri punti da discutere riguardano la determinazione delle aliquote IMU e l’interpretazione autentica della normativa ed il patto di
Stabilità 2014 a rischio sforamento con la verifica degli obiettivi programmatici.
Sergio Leonardi |