| È stato accolto nel giusto modo il pareggio tra Leonfortese e Rende da entrambe le parti. I padroni di casa al Comunale hanno abituato troppo bene i propri tifosi tanto che i precedenti due pareggi stagionali con Neapolis e Orlandina avevano fatto storcere il naso a qualcuno, come se la Leonfortese dovesse sempre vincere tra le mura amiche. Stavolta, invece, non è stato così. Sarà per quanto dimostrato dagli avversari o sarà perché la prima vittoria esterna nella scorsa giornata ha prodotto una maggiore fiducia da parte dei tifosi per le prestazioni lontano da Leonforte, tanto da accettare sportivamente un pareggio. D’altronde non è difficile accogliere positivamente il settimo punto in tre giornate per una squadra che punta alla salvezza. Da parte sua, il Rende può dirsi soddisfatto per aver conquistato un punto al Comunale, cosa che non è riuscita quest’anno a squadre più blasonate.
Si trovano d’accordo, quindi, i due allenatori nell’analizzare il match. “Partita a due volti. – dice Bruno Trocini – Primo tempo equilibrato con occasioni da entrambe le parti, nel secondo tempo è venuta fuori la Leonfortese con grande freschezza atletica. Siamo contenti per la partita”. Gli fa eco Gaetano Mirto: “Partita equilibrata soprattutto nel primo tempo. Nel secondo abbiamo preso in mano il pallino del gioco e abbiamo avuto la più grossa occasione ma non siamo riusciti a metterla dentro”.
I due allenatori escono poi dall’argomento partita. Trocini dichiara gli obbiettivi stagionali del Rende: “Siamo una squadra che punta alla salvezza. Lo scorso anno ci siamo salvati all’ultimo minuto dell’ultima giornata, quest’anno vogliamo soffrire di meno”. Commenta, invece, le scelte di mercato mister Mirto che così spiega l’addio di giocatori come Noto e Settecase: “Abbiamo fatto le nostre valutazioni di metà stagione e abbiamo deciso che questi giocatori non facevano al caso nostro”. Non si esprime, poi, su possibili nuovi arrivi oltre a quelli già avvenuti di Barone (già a Leonforte l’anno scorso), Messina, Mincica e Russo.
Luca Di Leonforte
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