TITOLO Chiarimenti e richiesta di controllo da parte del Governo Regionale sull’operato del Consorzio pubblico ’ATO IDRICO N. 5 di Enna e del gestore AcquaEnna s.c.p.a e sullo sproporzionato costo della bolletta relativo a SII .
DESTINATARI:
Al Presidente della Regione,
all’Assessore dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità
Premesso che
-l'Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico (AEEG) è un organismo indipendente, istituito con la legge 14 novembre 1995, n. 481 con il compito di tutelare gli interessi dei consumatori e di promuovere la concorrenza, l'efficienza e la diffusione di servizi con adeguati livelli di qualità, attraverso l'attività di regolazione e di controllo.
-con il decreto n.201/11, convertito nella legge n. 214/11, all'Autorità sono state attribuite competenze anche in materia di servizi idrici. L'articolo 21, comma 19, prevede, infatti, che: "con riguardo all'Agenzia nazionale per la regolazione e la vigilanza in materia di acqua, sono trasferite all'Autorità per l'energia elettrica e il gas le funzioni attinenti alla regolazione e al controllo dei servizi idrici, che vengono esercitate con i medesimi poteri attribuiti all'Autorità stessa dalla legge 14 novembre 1995, n. 481".
-in particolare, l'Autorità definisce propria delibera “un sistema tariffario certo, trasparente e basato su criteri predefiniti, promuovendo la tutela degli interessi di utenti e consumatori, ...". Il sistema tariffario deve inoltre "armonizzare gli obiettivi economico-finanziari dei soggetti esercenti il servizio con gli obiettivi generali di carattere sociale, di tutela ambientale e di uso efficiente delle risorse
Appreso che
-Acquaenna S.c.p.a. è una società per azioni a scopo consortile che si è aggiudicata la gara per la gestione del Servizio Idrico Integrato nell’Ambito Territoriale Ottimale (A.T.O.) di Enna per la durata di 30 anni.
-in data 19/11/2004 Acquaenna ha sottoscritto con l’Autorità d’Ambito la Convenzione di Gestione.
-oggetto della convenzione è il Servizio Idrico Integrato costituito dall’insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e di depurazione delle acque reflue;
-l’art. 16 della convenzione prevede uno sviluppo tariffario per tutta la durata trentennale della gestione e afferma che “i ricavi provenienti dall’applicazione di articolazione tariffaria costituiscono il corrispettivo totale del S.S.I. e che nessun altro compenso potrà essere richiesto per la fornitura del servizio medesimo”.
Visto che
-attualmente, tenendo conto delle modifiche di legge, della istituzione dell’AEEG e del nuovo metodo tariffario (MTI) approvato con delibera dall’AEEG, la tariffa idrica applicata da Acquaenna s.c.p. è stata modificata, ed è articolata in diverse voci: quota fissa, acquedotto, fognatura, depurazione e oneri di perequazione;
-alle voci sopraindicate, ebbene, è stata aggiunta una nuova voce “partite pregresse”, applicata in forza dell’arti. 31 dell’All. A della delibera AEEG n. 643/2013, il quale dispone che “Gli eventuali conguagli relativi a periodi precedenti al trasferimento all’Autorità delle funzioni di regolazione e controllo del settore, e non già considerati ai fini del calcolo di precedenti determinazioni tariffarie, sono quantificati ed approvati, entro il 30 giugno 2014, dagli Enti d’Ambito o dagli altri soggetti competenti e comunicati all’Autorità”
-Acquaenna ha dichiarato all’ATO Idrico n. 5 , trasmettendo , si presume i relativi documenti giustificativi , che tali conguagli sono rappresentati dai cd “scostamenti”, somme derivanti dalla differenza del costo effettivo annuale del servizio e costo presuntivamente calcolato, accumulati dall’inizio della gestione fino all’anno in corso ed ammontano a circa 21 milioni di euro;
-il totale degli scostamenti è stato approvato con delibera ATO n.2/2012 e le modalità di riscossione con determina ATO n.202/2013 e saranno i recuperati da Acquaenna tramite l’addebito di 0,30 euro al mc per tutti i metri cubi consumati per i prossimi dieci anni;
-nulla si sa di come siano state calcolate tali somme per poterne controllare la fondatezza, né si sa se sia avvenuta la regolare comunicazione, prevista dalla delibera, all’AEEG,.
Atteso che
-ad aggravare ancora di più la situazione, nella bolletta di agosto c.a. è stata inserita un’ ulteriore voce denominata “deposito cauzionale”, per un importo una tantum di 25 euro;
-ancora una volta la voce viene giustificata attraverso il richiamo della delibera AEEG, la n. 86/2013, la quale riconosce una facoltà, e non l’obbligo, al gestore, e stabilisce un tetto massimo pari “a tre mensilità di consumo storico”, il quale quindi potrebbe giustificare la richiesta di ulteriori integrazioni che potrebbero ammontare a decine o addirittura centinaia di euro per ogni utente;
-la delibera, inoltre, specifica che per le utenze già in essere al momento dell’entrata in vigore dello stesso provvedimento, tale deposito dovrebbe essere rappresentato dalle somme già versate dagli utenti a titolo di “anticipo dei consumi” o di “garanzia”, che molti utenti hanno già versato al precedente gestore .
Considerato che
-dall’aumento causato dalla voce “partite pregresse”, attesa l’enormità dei disavanzi accumulati, ne deriverebbe un costo spropositato della tariffa, che, a detta delle associazioni con riferimento a campioni di bollette, toccherebbe punte di ben 3 euro al mc;
-la voce suddetta viene a gravare su tutti gli utenti, anche su coloro i quali abbiamo appena effettuato l’allaccio e a prescindere dal consumo.
-il costante aumento delle tariffa del servizio idrico è divenuto oramai un costo insostenibile per il precario budget di molti cittadini della provincia di Enna che, già gravati dalla crisi del lavoro, non riescono a pagare i rincari, molti dei quali dovuti all’inettitudine e la cattiva gestione della società Acquaenna.
-molti cittadini lamentano il distacco della fornitura di acqua;
-la giurisprudenza ha giudicato vessatorio il distacco della fornitura senza preventiva disamina delle situazioni specifiche e tutela delle fasce deboli (Tribunale di Latina sentenza del 13/07/2006);
- la necessità di un quantitativo minimo d’acqua comunque riconosciuto anche a chi non può pagarla è sostenuta anche dalla risoluzione dell’ONU per il diritto all’acqua del 28/07/2010 e da numerose sentenze, quali quella del Tribunale di Castrovillari (sentenza n.5811 del 30/11/2012), secondo cui la morosità dell’utente non è ragione sufficiente a soddisfare la sospensione della fornitura di acqua, in quanto in contrasto con l’articolo 2 della Costituzione;
Posto che
-con la soppressione dei Consigli di Amministrazione degli Ato idrici, stabilita con Legge del 9 gennaio 2013, n.2, e l’attuale gestione commissariale degli Ambiti Ottimali, il Governo regionale deve assumere tutte le iniziative necessarie affinchè siano tutelati gli interessi e i diritti dei cittadini;
-la sospensione dell’erogazione significa negare un diritto inviolabile;
- anche l’Aeeg, nel documento DCO n. 204/2012/R/IDR ravvisa l’opportunità di istituire una “tariffa sociale” ed ha avviato su questo argomento una consultazione dei soggetti interessati;
- il gestore è già abbondantemente tutelato dalla morosità, sia dalla sua posizione di forza nei riguardi dell’utente, sia dalla remunerazione di impresa;
-i cittadini non possono essere chiamati a colmare i disavanzi accumulati dalla cattiva gestione e dall’inefficienza da parte di Acquaenna, tenuto conto altresì dalla carenza o mal funzionamento di numerosi impianti di depurazione in tutta la provincia di Enna, i cui costi sempre gravano iniquamente sugli utenti alla voce “canone di depurazione” e con i derivanti danni alla salute a all’ambiente;
Gli interroganti chiedono
al Governo regionale se non intenda attivarsi, nell'ambito delle proprie competenze, affinché:
sia verificata la legittimità delle tariffe applicate dal gestore Acquaenna, con particolare riferimento alla voce “partite pregresse”, sotto il profilo della legittimità, fondatezza e corretta quantificazione dei cosiddetti “scostamenti”, i quali ammontano a ben 21 milioni di euro accumulati dalla predetta società dall’inizio della gestione ;
sia verificato che l’ente erogatore abbia provveduto alla comunicazione dei conguagli e piano di rientro all’AEEG e il parere di questa;
venga avviato un controllo sull’operato dell’ATO Idrico n. 5 di enna, un controllo sulla gestione della società Acquaenna, con particolare riferimento al numero e qualifiche e retribuzione dei lavoratori impiegati , ai lavori svolti , alle remunerazioni del management ecc,sugli eventuali conflitti d’interesse esistenti tra l’ATO idrico n. 5 e Acquaenna scpa, e all’interno della compagine sociale di Acquenna e vengano intraprese le opportune iniziative al fine di identificare i soggetti responsabili della cattiva gestione del SII nella provincia di Enna;
intervenga al più presto, con legge regionale, al fine di tutelare il rispetto dei basilari principi costituzionali e il diritto umano all’acqua già espresso dalla risoluzione ONU , atta a garantire un quantitativo minimo d’acqua anche a chi non può pagarla.
(gli interroganti chiedono lo svolgimento con urgenza)
FIRMATARI:
Foti, Cancelleri, Cappello, Ciaccio, Ferreri, La Rocca, Mangiacavallo, Trizzino, Ciancio, Palmeri, Siragusa, Tancredi, Zafarana, Zito.
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