La Corte di Cassazione ha reso ammissibili i tre quesiti referendari abrogativi della legge sulla geografia giudiziaria. Quella che arriva da Roma è una buona notizia ed un primo passo verso l’abrogazione di una legge che ha cancellato, il 13 settembre 2013, circa mille uffici giudiziari tra cui il Tribunale di Nicosia.
Cinque consigli regionali, Abruzzo, Basilicata, Campania, Puglia e Sicilia, hanno proposto di indire questo referendum abrogativo, il prossimo passo sarà l’esame della Corte Costituzionale che dovrà esprimersi entro l’inizio del 2015, se anche la Consulta dovesse sentenziare favorevolmente si potrebbe votare tra maggio e giugno del nuovo anno.
Un ulteriore ostacolo è rappresentato dal quorum da raggiungere durante la consultazione, che per essere ritenuta valida, avrà bisogno di portare alle urne il 50%+1 degli aventi diritto al voto.
Si tratta di una seconda richiesta referendaria, la prima fu presentata da nove consigli regionali e nel novembre 2013 ebbe il benestare della Corte di Cassazione. Il referendum fu stoppato dalla Corte Costituzionale nel gennaio del 2014.
Il comitato promotore, presieduto dall’avv. Fabiana Contestabile, non si è dato per vinto, ed immediatamente si è rimesso al lavoro per riformulare i tre quesiti rimuovendo quegli elementi per cui la Consulta aveva respinto la prima richiesta di referendum.
Sergio Leonardi |