Grande successo e partecipazione a Leonforte per la giornata di sensibilizzazione dello scorso 29 novembre organizzata dall’ANPE e dalla pedagogista Francesca Pirronitto. L’intero paese si è mobilitato partecipando attivamente ai diversi momenti che hanno caratterizzato l’evento il cui comune denominatore è stato quello della sincronizzazione dei cuori e degli intenti.
Protagonisti indiscussi i ragazzi della scuola secondaria di secondo grado nonché principali destinatari dell’azione pedagogica. Emozionante il coinvolgimento dei bimbi del catechismo e la concreta partecipazione di molteplici realtà scolastiche e associative territoriali che, salendo sul palco, e utilizzando i più disparati linguaggi emozionali e comunicativi, hanno cercato di evidenziare la propria posizione concentrando l’attenzione sulla necessità di agire concretamente per debellare questo terribile virus della nostra società.
Attesissimo l’intervento dell’onorevole Concetta Raia, deputata dell’ARS: “ quando mi è stato presentato il progetto, mi sono resa immediatamente disponibile. Credo sia fondamentale aiutare e fornire tutto l’appoggio possibile alle associazioni e alla comunità nell’ottica dell’intervento e della partecipazione. Del fenomeno occorre parlare, bisogna presentare delle alternative e soprattutto far conoscere delle realtà cui le donne potrebbero rivolgersi quali i centri antiviolenza. I paradigmi da proporre sono quelli della responsabilità, della responsabilizzazione e dell’educazione al rispetto: in tal senso ritengo fondamentale l’azione educativa da parte della scuola. Della terribile piaga del femminicidio non si deve parlare soltanto il 25 novembre ma tutto l’anno svolgendo un’opera di prevenzione. Credo sia importante la questione della parità di genere e di una maggiore presenza delle donne nelle istituzioni affinchè vengano affrontate determinate questioni. Ad esempio, la legge contro la violenza sulle donne e la doppia preferenza di genere alle elezioni, da me proposte, nascono inevitabilmente da una sensibilità tutta al femminile all’interno di uno specifico punto di vista sul meccanismo democratico”.
Francesca Tremoglie
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