Il GIP di Enna ha fatto notificare ad un 35enne di Regalbuto un provvedimento cautelare che prevede il divieto di avvicinarsi all’ex convivente da diverso tempo oggetto di maltrattamenti, atti persecutori e minacce.
L’uomo da circa cinque anni aveva preso il vizio di bere, la sua convivente aveva interrotto la relazione e l’uomo non accettando questa decisione aveva iniziato a perseguitarla ed in diversi frangenti l’aveva minacciata di morte anche di fronte a testimoni.
Nel mese di ottobre, l’uomo visibilmente ubriaco si era recato presso l’abitazione della ex convivente suonando il citofono in maniera insistente e prendendo a calci fino a rompere il portone d’ingresso dello stabile, salito fino all’appartamento aveva continuato la sua azione violenta contro la porta d’ingresso ed aggrediva verbalmente anche i familiari della donna.
A questo punto intervenivano i militari dell’Arma della Compagnia di Nicosia che convocavano l’uomo in caserma proponendogli il decreto di ammonimento, invitandolo a tenere dei comportamenti più civili e consoni.
All’incirca una settimana dopo, l’uomo ignorava del tutto l’ammonimento e continuava le sue azioni violente contro l’ex convivente, recandosi nuovamente presso l’abitazione della donna, prima la spingeva contro un muro facendole sbattere la testa, poi la schiaffeggiava e la minacciava di morte, intimando di non denunciare il fatto alla forze dell’ordine altrimenti “l’avrebbe ammazzata”.
I continui stati d’ansia e la paura che non la facevano uscire più di casa hanno convinto la donna a denunciare ai carabinieri di Regalbuto quanto accaduto, scattate le indagini e verificati i fatti, nella mattina del 29 novembre il giudice ha emesso il provvedimento che si spera possa restituire serenità alla povera vittima dei maltrattamenti.
Sergio Leonardi |