Grande soddisfazione è stata espressa dalla parlamentare del Pd Maria Greco per la recente sentenza della Corte di Giustizia europea relativamente alle norme italiane sulla scuola che violano la direttiva comunitaria determinando l’ assunzione di numerosi precari operanti nella scuola da diversi anni e mai pienamente stabilizzati.
“ La sentenza è una pagina storica – ha detto l’ On. Maria Greco - che pone fine alla precarietà nella scuola e con ripercussioni anche sul pubblico impiego, i giudici sovranazionali hanno spiegato che la direttiva comunitaria osta a una normativa nazionale che autorizza, in attesa dell’assunzione del personale di ruolo, il rinnovo dei posti vacanti e disponibili, pertanto – continua l’ on. Greco – si avvia adesso il percorso come annunciato dal governo Renzi per la definitiva assunzione del personale con oltre 36 mesi di servizio, tutto questo eviterà il ricorso abusivo al rinnovo dei contratti e consentirà maggiore tranquillità ai docenti che per diversi anni hanno insegnato con tutti i problemi connessi allo stato di precarietà”.
È una sentenza che coinvolge un numero altissimo di lavoratori precari italiani con ripercussione anche sui contratti reiterati dei precari degli enti locali.
“Recentemente – continua l’ On Maria Greco – il Governo, ha previsto un piano di assunzioni di tutti i docenti inseriti nelle Gae (150mila), principio ribadito nel disegno di legge di stabilità 2015, a questi vanno aggiunti altri docenti che sono abilitati ma non inclusi nelle Gae ma anche circa 20mila ATA chiamati in supplenza annuale che potranno ricorrere al giudice del lavoro, il governo conclude l’ On Greco – adesso farà responsabilmente come annunciato la sua parte, mi auguro che anche i precari operanti in altri settori possano in tempi brevi essere gradualmente stabilizzati”
Vi è altrettanta soddisfazione da parte dell’ On. Maria Greco, firmatario dell’ emendamento, per l’approvazione della Commissione Bilancio della Camera dell'emendamento a firma dei deputati nazionali del Pd eletti in Sicilia, con il quale si ripropone la deroga ad alcune norme del decreto legge n. 101/13 come convertito dalla legge n. 125/13.
Si tratta, com’è noto, dell’ emendamento che prevede la proroga dei contratti dei circa 22 mila precari in servizio negli Enti locali e nelle Aziende sanitarie della Sicilia, e che scadono il 31 dicembre prossimo.
Esso rimuovendo i vincoli che il decreto legge n. 101 pone come condizione ineludibile per prorogare i contratti a tempo determinato negli Enti locali, consente alla Regione ed ai Comuni Siciliani di potere rinnovare i contratti a tempo determinato in scadenza il prossimo 31 dicembre 2014.
“ Adesso spetta alla Regione Siciliana – dichiara l’ On Maria Greco - fare con impegno la sua parte, si dovrà intraprendere un percorso serio di stabilizzazione che coinvolga i precari siciliani e il loro rapporto con le amministrazioni pubbliche, la loro quotidiana attività è ormai dopo diversi anni indispensabile per il funzionamento degli enti e dei servizi”
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