QUAL E’ STATA LA SUA PRIMA REAZIONE IN SEGUITO ALLA PRESENTAZIONE DELL’EVENTO?
Fina Sciuto (Presidente compagnia teatrale “Nuovo Sipario”): “Per descrivere la mia prima reazione posso utilizzare tre termini che esprimono al meglio le sensazioni suscitate in me dalla presentazione dell’evento: apprezzamento, entusiasmo e gratitudine. In tal senso, parlo come donna, come insegnante e come educatrice. Purtroppo, il problema del femminicidio sta raggiungendo dei terribili dati esponenziali e ritengo necessaria e non più rimandabile una forte e decisa opera di sensibilizzazione. Considero importante e coraggioso il tentativo di coinvolgere varie compagnie teatrali e realtà associative locali nonché la massiccia opera educativa e di sensibilizzazione svolta in tutte le scuole. Occorre coltivare e ribadire la necessità di divulgare i principi cardine di una cultura della “non Violenza” e ritengo indispensabile agire subito e coinvolgere i nostri ragazzi la cui coscienza è ancora in formazione”.
Alessandro Todaro (Presidente compagnia teatrale “Il Canovaccio”): “Sicuramente ho reagito con grande entusiasmo. Il tema è molto delicato ma deve assolutamente essere affrontato e sviscerato. Ringrazio in tal senso l’ANPE e Francesca Pirronitto per l’idea e il tentativo di coinvolgere numerosissime realtà associative locali. Noi tutti, all’interno della nostra compagnia, siamo molto sensibili al tema e anche in passato abbiamo cercato di affrontarlo offrendo il nostro contributo. Di conseguenza, ho subito deciso di impegnarmi e garantire la nostra partecipazione”.
Antonino Laneri (Presidente compagnia teatrale “Il conoscersi”): “La reazione è stata indubbiamente positiva. Ho accettato immediatamente per l’importanza dell’iniziativa e per la presenza di molte donne all’interno della nostra compagnia che ho cercato fin da subito di coinvolgere nel miglior modo possibile”.
COME HA CERCATO DI COINVOLGERE I RAGAZZI CHE FANNO PARTE DELLA SUA COMPAGNIA?
Fina Sciuto: “Come insegnante e presidente della mia compagnia svolgo un’azione educativa e didattica quotidiana. Ritengo proficuo, a tal fine, legare in modo indissolubile i contenuti, la vita vissuta e la realtà quotidiana. La mia posizione è quella di un osservatore privilegiato che attraverso la sua opera ha la possibilità di trasmettere valori. Credo sia proprio questo il nostro ruolo e compito per coinvolgere in toto i ragazzi che fanno parte delle varie realtà associative”.
Alessandro Todaro: “La nostra compagnia è da sempre in prima linea nella partecipazione a simili eventi e noi stessi, in passato, nonostante il percorso burocratico non sia sempre semplicissimo, abbiamo portato avanti varie iniziative e progetti. Pur non essendo semplice, non ci siamo mai tirati indietro, abbiamo cercato di esserci in ogni modo possibile mostrando e dimostrando il nostro interesse per quelle tematiche che riguardano il territorio”.
Antonino Laneri: “Ho cercato subito di coinvolgere tutti i ragazzi che fanno parte della mia compagnia e mi sono rivolto in particolare alle numerose donne presenti. Si sono dimostrate tutte estremamente disponibili e coinvolte e alla fine, di comune accordo, abbiamo deciso di proporre una poesia in dialetto siciliano dal titolo “Femminicidio” scritta da Rocco Chinnici, poeta nostro conterraneo che sarebbe stato felice di esserci se i suoi numerosissimi impegni glielo avessero permesso”.
HA PERCEPITO INTERESSE E DESIDERIO DI PROPORRE PROGETTI ORIGINALI PER LA SENSIBILIZZAZIONE AL TEMA DA PARTE DEI RAGAZZI?
Fina Sciuto: “La mia compagnia teatrale porterà in scena lo spettacolo dal titolo “La violenza nega l’esistenza” di cui ho curato la sceneggiatura e la regia. Portandolo su diversi palcoscenici da qualche anno a questa parte, ho avvertito un grandissimo coinvolgimento ed una grandissima partecipazione emotiva “di cuore e di pancia”. Speriamo concretamente di essere riusciti a toccare e stimolare le corde giuste: quelle dell’anima”.
Alessandro Todaro: “Tra i ragazzi della mia compagnia teatrale e credo in generale tra i ragazzi del nostro territorio le idee interessanti e le proposte originali non mancano. Dovremmo operare tutti insieme per renderle fattibili e attuabili”.
Antonino Laneri: “Credo personalmente e come presidente della mia compagnia che la donna in quanto tale debba essere posta al centro di interesse. In tal senso, anche tra le ragazze impegnate nella compagnia , ho avvertito un forte coinvolgimento e il desiderio di proporre progetti originali e innovativi”.
CHE VALORE CREDE POSSA AVERE UN TALE EVENTO IN TERMINI EDUCATIVI?
Fina Sciuto: “Il valore educativo credo sia altissimo anche se ci troviamo in un momento storico estremamente difficile e complicato all’insegna dell’incertezza, dei disvalori, dell’indifferenza riguardo il bene e il male. Credo che il merito principale di eventi educativi come questo sia la capacità di risvegliare le coscienze da troppo tempo assopite e riportare il problema alla luce attraverso il diretto coinvolgimento di tutti i settori della realtà leonfortese. In questi casi, l’ottimismo è d’obbligo ed inteso come un sasso lanciato nello stagno per smuovere le acque, credo che l’evento servirà a tanto”.
Alessandro Todaro: “Credo che il valore educativo sia grandissimo. Bisogna parlare dei problemi, raggiungere i giovani, coinvolgere gli studenti che diventeranno gli uomini del futuro. Ritengo fondamentale spulciare a fondo la tematica e in questo senso considero fondamentale l’attività di tutte le realtà associative operanti nel nostro territorio e che coraggiosamente hanno deciso di collaborare”.
Antonino Laneri: “Il valore educativo credo sia enorme. Dobbiamo mettere in evidenza il problema parlandone e portandolo alla luce. Dobbiamo iniziare a capire che non riguarda soltanto le grandi città ma, purtroppo, interessa ogni singola realtà e noi tutti”.
Francesca Tremoglie |