QUAL E’ STATA LA SUA PRIMA REAZIONE IN SEGUITO ALLA PRESENTAZIONE DI QUESTO EVENTO ORGANIZZATO DALL’ANPE?
Padre Filippo Rubulotta: “Per indicare e descrivere la mia prima reazione utilizzerei questa espressione specifica: “meraviglia della scommessa” in riferimento al fatto che il nostro ambiente non conosce interventi di questo tipo. Spesso i cosiddetti interventi sociali risultano e appaiono limitati e il femminicidio è ormai diventato una vera e propria emergenza sociale che necessita di una esigenza di fede in riferimento al tema della non violenza”.
Padre Carmelo Giunta: “La mia reazione in seguito alla presentazione di questo evento organizzato dalla dottoressa Francesca Pirronitto dell’ANPE, è stata indubbiamente positiva soprattutto in riferimento al fatto che nei nostri piccoli paesi una piaga del genere può spesso passare sotto silenzio”.
COME HA CERCATO DI COINVOLGERE I SUOI FEDELI?
Padre Filippo Rubulotta: “Ho cercato di coinvolgere tutti i miei fedeli con particolare attenzione ai ragazzi che frequentano il catechismo. Ritengo fondamentale e imprescindibile la figura del catechista che trascina e orienta l’attività della parrocchia”.
Padre Carmelo Giunta: “ Ho concentrato la mia attenzione sui ragazzi che frequentano il catechismo cercando di compiere un’opera di sensibilizzazione al tema utilizzando, naturalmente, un linguaggio consono all’età e provando a coinvolgere anche i genitori”.
HA PERCEPITO INTERESSE E DESIDERIO DI PROPORRE PROGETTI ORIGINALI PER LA SENSIBILIZZAZIONE AL TEMA DA PARTE DEI RAGAZZI CHE FREQUENTANO LA CHIESA?
Padre Filippo Rubulotta: “ In generale, posso riferirmi a proposte di progetti a forte impatto sociale riferiti alla necessità di difendere, tutelare e promuovere la famiglia. Purtroppo quest’ultima subisce, spesso, molte angherie e sorprusi. Pertanto, risultano di fondamentale importanza delle attività specifiche che mirano ad intervenire sulla devianza di quei giovani lasciati a se stessi, senza prospettive, senza futuro”.
Padre Carmelo Giunta: “ Non molto, in realtà. Sembra quasi che i giovani vivano e affrontino il problema in maniera del tutto distaccata”.
CHE VALORE CREDE POSSA AVERE UN TALE EVENTO IN TERMINI EDUCATIVI?
Padre Filippo Rubulotta: “ Innanzi tutto, credo possa concretamente smuovere le coscienze. Non si tratta di un problema che riguarda e interessa soltanto le grandi realtà metropolitane ma riguarda ognuno di noi. Non mi riferisco soltanto alla necessità di mobilitare alla difesa delle donne ma a quella dell’intera civiltà e alla diffusione del principio imprescindibile della non-violenza”.
Padre Carmelo Giunta: “Credo che il valore educativo sia veramente molto forte. Bisogna acquisire consapevolezza del fatto che tale problema è vicino a noi e, purtroppo, presente anche in alcune delle nostre famiglie”.
Francesca Tremoglie
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