Il comune di Nicosia da ieri sera ha il suo strumento di programmazione economico finanziaria, nella tarda serata del 20 novembreil consiglio comunale con 13 voti favorevoli (Bonfiglio, Bruno, Consentino, Castello, Di Costa, Farinella, Lizzo, Lodico, Mancuso, Mancuso Fuoco, Pidone, Vega) e due astenuti (Giacobbe e La Giglia) ha approvato il Bilancio di Previsione 2014.
La discussione si è aperta con l’annuncio da parte della presidente Di Costa che nel primo pomeriggio la giunta aveva approvato il piano triennale per la stabilizzazione dei precari, ultimo atto propedeutico, a questo punto si è cominciato ad analizzare i pochi emendamenti al bilancio che prevedevano cifre per la mensa scolastica, il trasporto alunni, la messa in sicurezza delle scuole di Villadoro e San Giacomo, tutti gli emendamenti hanno ricevuto il parere positivo contabile e quello tecnico da parte dei dirigenti dei diversi settori, l’approvazione è stata unanime.
Sulla votazione complessiva del bilancio ancora una volta il dott. Li Calzi, dirigente dell’ufficio ragioneria del comune, ha voluto leggere una sua relazione conclusasi con il parere favorevole.
Il voto finale non ha avuto sorprese sostanziali se non l’astensione dei due consiglieri di Forza Italia.
Il passo successivo sarà l’approvazione delle variazioni di bilancio con le scritture di assestamento, presumibilmente il 28 novembre, poi verrà calendarizzata la mozione di sfiducia al sindaco Malfitano, la data per la discussione in aula è prevista tra il 5 ed il 9 dicembre.
Si conclude una vicenda che ha tenuto banco per diversi mesi, da settembre, con l’approvazione di alcuni atti propedeutici al bilancio, l’azzeramento della TASI, la mancata approvazione entro i termini della TARI, con scontri tra amministrazione e consiglio ormai arrivati ai ferri corti.
C’è da chiedersi a cosa possa servire un bilancio di previsione approvato a fine novembre, considerando che dovrebbe essere uno strumento per la programmazione di inizio anno di tutte le spese e delle entrate, si tratta invece più di un consuntivo che di una previsione programmatica, considerato che si è praticamente amministrato per 11 mesi su 12 operando in dodicesimi, ovvero senza poter programmare nulla per la città, ma questo è un aspetto comune alla maggior parte delle municipalità italiane.
Tra 40 giorni si tornerà nuovamente con gli stessi strumenti amministrativi, unica effimera consolazione non si è ripetuto lo stesso clichè dello scorso anno quando il bilancio di previsione fu approvato il 24 dicembre 2013, appena 7 giorni di programmazione per poi ritornare in dodicesimi.
Sergio Leonardi
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