Qualche decennio fa quando due giovani volevano contrarre matrimonio presentavano le rispettive famiglie e mettevano in piedi una festa di fidanzamento, in quei giorni si ponevano le basi per l’accordo matrimoniale, in genere i nodi da sciogliere riguardavano i beni da portare in dote, se tutto andava per il verso giusto il contratto veniva compiuto con il matrimonio e le due famiglie da estranee diventavano parenti.
Sabato sera, sotto i portici del palazzo di giustizia di Nicosia si è compiuto una sorta di rito di fidanzamento, da una parte la delegazione amastrina capeggiata dal sindaco Iano Antoci con al seguito assessori e consiglieri comunali, dall’altra una delegazione nicosiana senza una parte fondamentale, dopo le dichiarazioni pubbliche del 12 settembre il grande assente era proprio il protagonista di quella infausta serata, ovvero il sindaco Sergio Malfitano, a rappresentare l’amministrazione l’assessore Enza Tomasi, per il consiglio comunale era presente la presidente Maria Di Costa, la parte politica era rappresentata dall’on. Maria Greco, mentre per il coordinamento unitario erano presenti gli avvocati Piergiacomo La Via e Salvatore Timpanaro.
L’assemblea aperta al pubblico ha visto una grande presenza di pubblico come del resto è avvenuto nelle ultime uscite, persone che ormai hanno abbracciato questa battaglia e vogliono seguirne gli sviluppi.
A moderare l’incontro ed introdurre i vari iscritti a parlare l’avv. Piergiacomo La Via che ha salutato gli ospiti di Mistretta introducendo l’argomento principe della serata, ovvero l’unione tra le due comunità che dovrebbe portare, nel più breve tempo possibile, alla nascita del tribunale dei Nebrodi con una sede principale a Nicosia e la sede distaccata a Mistretta.
Intervento con saluti anche da parte della presidente Maria Di Costa e dell’assessore Enza Tomasi che si sono trovate d’accordo su questa ipotesi che porterà alla nascita del nuovo presidio di giustizia.
Fondamentale l’intervento del sindaco di Mistretta Iano Antoci che ha ribadito i concetti fin qui espressi e riconoscendo un ruolo primario alla sede di Nicosia, ma in ogni caso ritenendo fondamentale la sede distaccata nel suo paese. Importante l’intervento dell’On. Maria Greco che con coraggio e forza si è battuta in questi mesi per salvare il tribunale di Nicosia, la deputata agirina porterà avanti il progetto del decreto correttivo
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che potrebbe essere ottenuto in tempo relativamente brevi, ma nel frattempo, in via subordinata, la possibilità, tramite una legge ordinaria, di istituire un tribunale di montagna attraverso l’appoggio della regione siciliana nella persona del suo presidente Rosario Crocetta.
Gli interventi tecnici dell’avv. Salvatore Timpanaro che ha redatto il progetto hanno chiarito alcuni aspetti particolari dell’accordo, l’avvocato si è anche soffermato sulla questione che in questo momento sta a cuore a diversi manifestanti, ovvero la storia delle possibili denunce a cui sarebbero andati incontro alcune persone che avevano manifestato presso la stazione di Santo Stefano di Camastra ribadendo con forza che un pool di penalisti sarà messo a disposizione dei denunciati in caso vengano presi provvedimenti dall’autorità giudiziaria. Concetto tra l’altro ribadito anche dall’avv. Piergiacomo La Via.
Intervento tecnico interessante anche quello dell’avv. Giuseppe Agozzino che ha fatto una cronistoria dei fatti intervenuti durante tutto il periodo intercorso tra l’approvazione della legge delega fino ai nostri giorni, smentendo il dott. Birritteri che secondo le sue affermazioni ricevette gia nel giugno del 2012 una deliberà del consiglio comunale di Nicosia che all’unanimità aveva approvato la costituzione del tribunale dei Nebrodi.
La serata poi è proseguita con vari interventi nei quali si è sempre ribadita l’unione tra le parti, intervenuti anche alcuni cittadini che hanno posto ai protagonisti della serata alcune domande su alcuni dubbi che nascono da questo possibile accordo.
A fine serata alcuni componenti del movimento per la difesa del territorio hanno chiesto la parola, l’avv. Piergiacomo La Via ritenendo conclusa la serata non aveva ritenuto di dare la parola a chi non si era prenotato a parlare ne è nato un battibecco con momenti di tensione e grida di dissenso da parte della folla.
Il nodo della questione riguarda la sede distaccata che, secondo un interpretazione della norma prevista dalla legge delega, non sarebbe possibile istituire a Mistretta, su questa questione sono nate incomprensioni che dovevano essere sciolte in questa assemblea.
Il matrimonio ad oggi sembra l’unica via percorribile, rimangono molti dubbi e soprattutto il ruolo del Sindaco di Nicosia che dovrebbe giocare in questa fase e se fosse proprio lui a sciogliere questi nodi portando a Nicosia il dott. Birritteri ?
Sergio Leonardi |
