In questo momento storico poco felice, a causa del quale tanti italiani hanno perso fiducia nei confronti della politica e delle stesse forze dell'ordine, acquistano ancora di più valore e significato le cerimonie che ricordano il passato e chi in quel passato ha dato sin'anche la propria vita in nome del nostro Paese.
Il Premio Nazionale "Luigi Calabresi" è un premio che è stato istituito nel 1995 per ricordare le Vittime del dovere, e che non a caso è dedicato al commissario Luigi Calabresi, caduto vittima di un attentato il 17 maggio del 1972, a trentacinque anni.
Giunto alla sua 16ma edizione, il premio è stato quest'anno consegnato, in presenza di autorità civili, militari e religiose, presso la Scuola Militare Teuliè di Milano.
Ha introdotto i lavori il presidente dell'U.N.M.S (Unione nazionale mutilati per servizio di Milano), Antonio Amato.
L'edizione del premio è stata celebrata a conclusione del 24mo "Memorial day", tenutosi a Milano in onore dei magistrati vittime della mafia e del terrorismo. I vincitori del premio sono stati selezionati tra esponenti delle Forze dell'Ordine e delle Forze Armate.
E' stata ad esempio consegnata una targa d'argento al V. Sov. Luigi Barbanera della Polizia Penitenziaria, una targa d'argento all'Ass. Capo Diamante Corvino del corpo forestale dello stato, una targa al Brigadiere dei Carabinieri Giampaolo Difilippo, una targa alla memoria all'ass. capo della Polizia Luca Tanzi e molte altre. Dietro ogni targa, il ricordo di atti eroici. Ad esempio è stata consegnata una targa d'argento ed il diploma di benemerenza all'appuntato Giampietro Francesco, che, nel febbraio del 2012, ha tratto in salvo una famiglia di tre persone che erano rimaste intrappolate in un camper rovesciato dal forte vento di 160 km/h, nonostante la possibile perdita di carburante dal serbatorio e la presenza di una bombola a metano sul camper potevano incendiare il mezzo.
Il vice Presidente e assessore alla Salute di Regione Lombardia, Mario Mantovani, è intervenuto dopo le immagini che sono state in tale occasione proiettate e che hanno mostrato in sala alcuni magistrati assassinati, sottolineando l'importanza della magistratura, ringraziando i rappresentanti delle forze dell'ordine che, con impegno e dedizione servono lo stato, e che ha chiamato semplicemente "italiani", ed invitando a superare i luoghi comuni di una cultura del sospetto nei confronti della politica, senza alcuna distinzione.
Maria Teresa La Via
Riprese e foto di Michele Fiorenza Servizio e Montaggio di Maria Teresa La Via
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