“ Se una scrivania in disordine è segno di una mente disordinata, di cosa è segno allora una scrivania vuota?”
A. Einstein
Apro con queste celebri parole la mia rubrica perché, per caso, leggendole mi sono ritrovata a riflettere sul fatto che non si può iniziare un discorso sulla mente umana senza prima introdurre il tema del disordine.
Quello a cui mi riferisco è un disordine “buono”, un disordine costruttivo che nutre e che scuote le capacità creative presenti in ognuno di noi, che ci rende dinamici ed elastici.
Pronti a raccogliere sfide e a metterci continuamente in discussione. Pronti ad affrontare situazioni nuove ed inconvenienti piacevoli o spiacevoli.
È ciò che ci rende instabili, oscillanti e non sempre in linea con le richieste e le attese sociali. Ciò che crea movimento e cambiamento; ciò che ha permesso l’evoluzione.
La vita, il più delle volte, si presenta a noi sotto forma di disordine. Esso ci incatena ci blocca ci destabilizza perchè da esseri razionali quali siamo, ci poniamo sempre in attesa o alla ricerca di un percorso ordinato e prevedibile.
A chi non è mai capitato di voler gestire e controllare meticolosamente una situazione qualsiasi della propria vita, trovandosi alla fine a dover fare i conti con la delusione di una sconfitta?
Costruiamo delle aspettative su noi stessi e sugli altri ma non mettiamo in conto la variabile dell’incognita, del disordine. Quella caratteristica che nell’esistenza umana, il più delle volte, sconvolge i piani e rimescola le carte. All’improvviso e senza possibilità di replica.
E se imparassimo a vincere questa tensione al controllo?
Se invece che farci sopraffare dall’ansia di gestire tutto ciò che caratterizza la nostra esistenza in maniera calcolata, lasciassimo un po’ di spazio al bonario disordine?
La nostra vita mentale, il suo equilibrio e la sua “salute” sono strettamente legate alla nostra specifica e personalissima capacità di gestire il disordine intorno a noi.
L’essere umano è un sistema multistato in grado, cioè, di tendere a molti fini a molteplici obiettivi in maniera contemporanea. Questo ci permette di essere sempre capaci di trovare soluzioni alternative, nuove, creative e diversificate ad ogni situazione problematica si presenti, ad essere “elastici” e propositivi nella gestione delle piccole-grandi incognite a cui la vita ci espone!
Consiglio: imparare a valutare positivamente ogni genere di cambiamento nella propria vita o di situazione nuova e inaspettata, anche se all’inizio potrebbe sembrare una tragedia!
dott.ssa Enza La Greca
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