L' Oasi Maria SS di Troina il 6 novembre scorso ha celebrato il 62^ anniversario della fondazione. Ben 62 anni, dunque, sono trascorsi da quando in una struttura presa in affitto, il fondatore, padre Luigi Ferlauto, coadiuvato da un gruppo di volontarie, nel lontano 1952 diede vita al primo centro di assistenza per disabili. oggi divenuto un centro d'eccellenza sanitario.
In occasione dell'anniversario, presso la chiesa “Cristo Risorto”, che si trova nella stessa struttura dell'OASI, ha reso un interessante contributo con la propria testimonianza, Don Stefano Nastasi, ex parroco di Lampedusa, la nota terra in cui, dopo i cd "viaggi della speranza", approdano sempre più cuori, in cerca di una vita migliore.
“Lampedusa – ha detto Don Stefano – dal 2007 al 2013 ha vissuto i momenti più cruciali, sperimentando per prima i mutamenti geopolitici del Mediterraneo. Simbolicamente l’isola di Lampedusa e suoi abitanti scelsero di stare sulla stessa barca dei migranti, accogliendoli, dandogli da mangiare, aggiungendo posti nella loro tavola. Tantissimi sbarchi, ma anche tante tragedie. Il naufragio del 3 ottobre del 2013 dove persero la vita più di 300 persone – ricorda ancora Don Stefano - è stata un’esperienza atroce, il risultato di uno scontro di guerra”.
E proprio nell' accoglienza che la comunità di Lampedusa ha riservato ai tanti migranti si coglie il filo logico che lega quella terra all'opera di Ferlauto e dell'OASI tutta. Trattare gli altri come vorremmo essere trattati noi, secondo Ferlauto, non è un privilegio, ma un dovere.
Don Stefano Nastasi riferendosi al fondatore dell’Oasi ha detto che “padre Ferlauto è stato in grado di saper leggere i segni del tempo già 60 anni fa”.
Maria Teresa La Via
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