| La concessione nei giorni scorsi dell'impianto sportivo del Fiumetto al circo Orfei, ha generato in città delle polemiche sul possibile danneggiamento dell'unica pista d'atletica presente a Nicosia ed utilizzata da un buon numero di sportivi.
Il Movimento per la Difesa dei Territori presieduto dall'Ing. Fabio Bruno ed il talin Club presieduto dal Prof. Lino Buzzone hanno scritto una lettera aperta al Sindaco di Nicosia ed al Presidente del Consiglio Comunale, apredon una riflessione sui beni comuni, sulla loro consessione e ul loro utilizzo.
Egregio Signor Sindaco, Gentile Signora Presidente,
nella qualità di presidenti delle Associazioni “Talin Club”, e “Movimento per la Difesa dei Territori”, rappresentiamo quanto segue.
Codesto Comune ha concesso al Circo “Sandra Orfei” per alcuni giorni, fino al 3 novembre 2014, l’uso della pista di atletica per montare le tende, lo zoo e tutto il resto.
Nel Giornale di Sicilia del 2 novembre 2014, il vice sindaco Amoruso, ha dichiarato che: «L’autorizzazione è stata concessa negli spazi del Polivalente perché non c’era un altro posto che potesse ospitare la struttura che è particolarmente grande. Ma in ogni caso – assicura il vice sindaco – sono state prese tutte le precauzioni necessarie. Al circo è stata chiesta una polizza fideiussoria per coprire eventuali danni e l’autorizzazione ad occupare il suolo è stata concessa con varie prescrizioni, tra queste quella che la pista non deve essere attraversata dai mezzi ed inoltre i titolari del circo dovranno lasciare il sito pulito. Tutte le condizioni messe per concedere il suolo – precisa – saranno verificate quando verrà lasciato il sito da un sopralluogo che verrà effettuato da personale dell’Ufficio tecnico comunale».
La notizia, ha fatto il giro del Web e, come si legge nel commento, «… può un’Amministrazione locale consentire che i propri beni comuni possano (anche in ipotesi) rimaner danneggiati con conseguente danno erariale al solo fine di collocare un divertimento temporaneo senza prendere in considerazione altre soluzioni?».
Ed in effetti, anche noi ci poniamo la domanda, non tanto e non solo per gli eventuali danni, risarcibili in ipotesi con l’escussione della polizza, quanto per porne un’altra sulla questione ben più rilevante dell’ “uso dei beni comuni”. Il solo fatto di godere di poteri concessori, non autorizza codesta Amministrazione e nessun’altra amministrazione, a concederli per qualsiasi uso. Un circo in una pista di atletica è un’aberrazione e basta. Non vi sono polizze che possano eliminare tale offesa ai diritti di cittadinanza.
Nicosia è un paese dove gli sport all’aria aperta, ossia quelli “popolari” per eccellenza, sono altamente sacrificati dal contesto urbano (dove la spazzatura e i cassonetti stracolmi sono ormai padroni assoluti del paesaggio) e para urbano, dove cani randagi e cani lasciati liberi dai proprietari irresponsabili scorrazzano per strada (si veda ciò che avviene nel tratto di strada che va dalle Crociate all’ingresso del paese, nientemeno proprio sotto un istituto di formazione professionale. Molte volte abbiamo assistito a forme di autodifesa dai cani che provengono da un ovile sottostante la strada).
Pensiamo ancora alle aree comunali, come quella all’ingresso dell’ex Educatorio, ex mercatino settimanale, in cui ancora vi sono per terra i resti delle potature di anni precedenti e gli eucalipti hanno sviluppato rami abnormi, pronti a spezzarsi quanto prima. Il tutto proprio nelle vicinanze dell’Ufficio tecnico di Nicosia i cui dipendenti passano proprio con la macchina davanti a tale area per raggiungere il parcheggio e quindi è impensabile che non siano a conoscenza delle condizioni di tale area.
C’è forse bisogno di “segnalare” per iscritto queste manchevolezze? Eppure questa è un’area dove le domeniche mattina le persone vanno a praticare sport.
Dica Lei, signor Sindaco, dove i cittadini possono praticare sport “gratuitamente” in un contesto del genere.
La pista di atletica è frequentata diuturnamente da decine di persone, tra le quali molte per esigenze di cura della persona in sede riabilitativa o dimagrante.
In molte città (si veda per esempio Trento) si affacciano strumenti di “cura condivisa dei beni comuni” che è l’esatto opposto del potere concessorio. Esperimento che ha portato al primo “regolamento comunale per l’amministrazione condivisa” dove spicca l’art. 5 secondo il quale «1. Il patto di collaborazione è lo strumento con cui Comune e cittadini attivi concordano tutto ciò che è necessario ai fini della realizzazione degli interventi di cura e rigenerazione dei beni comuni». Come si vede, anche qui, tutto l’opposto del “potere” di fare lasciato solo al Comune.
Gentili Signori, la risposta data dall’amministrazione alle censure mosse per la concessione della pista di atletica è quanto di più lontano si possa immaginare dal principio di “cura condivisa dei beni comuni”.
Al posto di consigli comunali dalla durata estenuante e senza esito, queste associazioni propongono di lavorare all’adozione di un regolamento di cura condivisa dei beni comuni in modo da evitare, per il futuro, episodi come quello del “circo nella pista”, che non ha fatto altro che esasperare la distanza tra cittadini ed amministrazione. E, soprattutto, per far sì che la concezione del “potere” in atto nelle vostre mani, sia moderna e rispondente alle esigenze di una “nuova cittadinanza consapevole”.
Si sottolinea infine che il Sindaco e l’Amministrazione Comunale con questo atto hanno dimostrato di essere a pieno titolo “in possesso” della struttura e allora Vi chiediamo di assumervi la responsabilità e l’onere di renderla pienamente fruibile ai cittadini tutti, che in questo momento la frequentano quasi da “abusivi”, effettuando i necessari interventi di manutenzione, predisponendo gli spogliatoi e allacciando le utenze, senza accampare scuse di una eventuale competenza di altri Enti.
Distinti saluti,
Il Presidente del Talin Club
Prof. Natalino Buzzone
Il Presidente del MDT
Ing. Fabio Bruno
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