| L’annoso problema dei rifiuti a Nicosia, ma anche in tutta la provincia di Enna sta diventando ogni giorno una vera spina nel fianco per le amministrazioni comunali, l’ordinanza sindacale 49/2014 con la quale il sindaco di Nicosia ha chiuso per tre giorni le scuole a causa di un’emergenza sanitaria dovuta alla mancata raccolta dei rifiuti da parte dell’ATO, è solo l’ultimo episodio di tanti che si sono susseguiti in diversi anni di mala-gestione dell’ATO.
Il Movimento per la Difesa dei Territori, presieduto dall’Ing. Fabio Bruno, in questi mesi di attività si è caratterizzato per l’attività di pulizia e salvaguardia di alcuni luoghi, nella mattinata del 27 ottobre ha protocollato due istanze che riguardano proprio il problema rifiuti.
Con la prima istanza si richiede che il Comune di Nicosia applichi l’art. 20 del regolamento rifiuti che prevede, in caso di mancato svolgimento del servizio o di interruzione dello steso che possa provocare una situazione riconosciuta dall’autorità sanitaria di danno o pericolo di danno alle persone o all’ambiente, un abbattimento del tributo dovuto dai contribuenti coinvolti in misura massima del 10% del tributo.
Il MDT chiede alla Presidente del Consiglio, di sapere chi sono i “contribuenti coinvolti” nel caso in cui, come oggi, l’intera città subisce un evidente danno dalla mancata raccolta dei rifiuti e, quindi, l’abbattimento del tributo dovrebbe riguardare tutti i cittadini, come si evince dal termine “contribuenti”. Per esempio, si potrebbe ipotizzare l’abbattimento come credito sulla tariffa di prossima approvazione.
Nell’istanza si richiede altresì anche la modifica del suddetto comma 1 dell’articolo 20 del regolamento, in modo tale che l’abbattimento del tributo venga corrisposto in ogni caso in cui si possa provare il mancato svolgimento del servizio, a prescindere dalle situazioni d’emergenza certificate dall’autorità sanitaria; e che siano previste pesanti sanzioni per il gestore che non svolge il dovuto servizio.
Nella seconda richiesta il MDT chiede al sindaco che venga adottata un’ordinanza nella quale vengano previsti alcuni punti: il divieto assoluto di conferimento di qualsiasi tipo di rifiuti al di fuori dei luoghi, tempi e modalità indicate nei calendari o reperibili sul sito del Comune; il divieto di abbandonare sacchetti di immondizia e rifiuti in genere sparsi a terra, lungo le pertinenze stradali o nelle spazio antistante e a latere dei cassonetti (con relativa regolamentazione delle sanzioni); il divieto di abbandonare potature e sfalci lungo le pertinenze stradali; prevedere l’estensione del divieto a tutte le imprese, Enti e attività che depositano, scaricano e abbandonano rifiuti in siti non idonei nonché, dopo opportuna stesura di protocollo di intesa con le forze dell’ordine, l’adozione di un sistema di videosorveglianza volto ad individuare i responsabili, secondo le modalità che saranno ritenute opportune e senza violazione della normativa sulla privacy.
Sergio Leonardi |
