Si è svolta nella giornata del 24 ottobre la riunione informale tra i consiglieri comunali per fare il punto della situazione sulla sfiducia da presentare al sindaco Sergio Malfitano, non sono emerse sostanziali novità, da tempo la maggioranza politica del sindaco si è praticamente sfaldata.
Il gruppo dei consiglieri di Articolo 4 da quasi un anno ha preso le distanze dall’amministrazione, Grande Sud recentemente ha ritirato dalla giunta il suo assessore e anche questo partito è uscito dalla maggioranza, il consigliere Antonio Mancuso dell’UDC si è detto pronto a firmare e votare in aula la sfiducia, questi consiglieri cinque si aggiungono ai sei della storica opposizione i due del PD, i due di Forza Italia e i due consiglieri di Primavera Democratica-IDV.
A queste posizioni si aggiungono quelle dei numerosi consiglieri indipendenti che nei mesi scorsi hanno tenuto a galla la maggioranza, ma che ora di fronte ai malumori della gente e alla mancanza di dialogo con il sindaco ritengono di poter porre fine a questa esperienza amministrativa.
Poco prima dell’estate un primo tentativo di presentare la mozione di sfiducia era terminato con un nulla di fatto, i 2/5 dei consiglieri, ovvero le otto firme necessarie per presentarla non si erano materializzate sulla richiesta, questo atteggiamento aveva provocato le dimissioni di uno dei consiglieri fautori della presentazione della mozione, il dott. Luigi Bonelli, rassegnò polemicamente le dimissioni dalla carica nel giro di qualche giorno.
Oggi le condizioni sembrano cambiare, sulla carta le firme ci sono, secondo le ultime indiscrezioni sarebbero 15 o addirittura 16, numeri che in aula garantirebbero il passaggio della mozione e la fine dell’amministrazione Malfitano.
I passaggi che i consiglieri seguiranno nei prossimi giorni saranno i seguenti: il 27 ottobre in consiglio dovrebbe essere approvata la tariffa dei rifiuti, successivamente si passerà all’esame del bilancio di previsione dell’ASSP e probabilmente alla sua approvazione. Il vero scoglio è rappresentato dall’approvazione del Bilancio di Previsione 2014 il cui termine ultimo è fissato per 13 novembre, ma si conta di approvarlo entro la fine di ottobre. Subito dopo si presenterà la mozione di sfiducia che verrà calendarizzata dalla presidente Di Costa entro 10 giorni dalla presentazione al protocollo, ma non oltre i 30 giorni, a conti fatti tra i primi 10 giorni di novembre o la fine dello stesso mese si dovrebbe discuterla e votarla in aula.
Sergio Leonardi
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