Si è conclusa giorno 7 settembre la settantesima edizione della mostra del cinema di Venezia e dopo 15 anni il podio è tutto italiano.
“Sacro Gra”, documentario di Gianfranco Rosi, si aggiudica il Leone d’Oro tra lo stupore dello stesso regista. Infatti è la prima volta che un film-documentario si aggiudica l’ambito premio.
Sul podio della proclamazione, il regista Rosi ha ringraziato la giuria e ha spiegato l’importanza del suo progetto che racconta la vita ai margini del Grande Raccordo Anulare di Roma.
Moltissimi gli altri progetti premiati nelle varie sezioni. La prima pellicola ad essere premiata è “Eastern Boys” di Robin Campillo, miglior film nella categoria Orizzonti.
Il regista ha dedicato il premio a tutti gli immigrati che attraversano le frontiere. L'Opera Prima, premio Luigi De laurentis, se lo aggiudica “White Shadow” di Noaz Deshe, prodotta da Ginevra Elkann, Noaz Deshe e Francesco Melzi d'Eril. Il premio alla miglior sceneggiatura è toccato a Steve Coogan e Jeff Pope per “Philomena” di Stephen Frears. L’attore mergente Tye Sheridan, che recita nel film “Joe” accanto a Nicolas Cage, si aggiudica il premio Mastroianni. La coppa Volpi per la miglior interpretazione sia femminile che maschile vanno, relativamente, all’ anziana attrice italiana Elena Cotta per il ruolo nel film “Via Castellana Bandiera” e all’attore greco Themis Panou per il film “Miss Violence”.
Quest’ultimo si aggiudica anche Il Leone d’Argento per la miglior regia di Alexandros Avranas. Infine Il Gran Premio della Giuria lo prende “Jiaoyou” (Stray Dogs) di Tsai Ming-Liang. Sembra che la giuria sia stata unanime nella scelta dei vincitori e si è detta orgogliosa dei film in carica. Non resta che attendere l’uscita ufficiale dei film in gara per renderci conto anche noi della bellezza
Emanuela Tamburello
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