Non si placano le polemiche a Nicosia per quanto riguarda l’ordinanza sindacale attraverso la quale il 22 ottobre il sindaco dott. Sergio Malfitano ha ordinato la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado, la chiusura dei mercati e delle attività commerciali ambulanti ed ha ordinato all’ATO Enna Euno, entro 24 ore. di effettuare il prelievo della spazzatura, la pulizia di strade e lo svuotamento con il lavaggio dei cassonetti.
L’opposizione è partita all’attacco ritenendo surreale questa ordinanza effettuata in maniera tardiva, mettendo in difficoltà dirigenti scolastici, insegnanti e famiglie degli alunni delle scuole nicosiane, presi alla sprovvista dal provvedimento.
Il sindaco di Nicosia è intervenuto rilasciandoci una dichiarazione nella quale rende noti i motivi che hanno portato ad emettere l’ordinanza.
Tra l’altro abbiamo potuto leggere il documento inviato dal dott. Michele Emanuele del Dipartimento di Prevenzione U.O.C. Igiene Ambienti di Vita e Sanità Pubblica di Nicosia nel quale si evidenzia che da un controllo ispettivo, effettuato in data 21 ottobre, si sono rilevate le precarie condizioni igienico-sanitarie del centro abitato di Nicosia a causa della mancata raccolta dei rifiuti, il che potrebbe comportare gravi conseguenze per la salute pubblica degli abitanti di Nicosia.
La nota arrivò sulla scrivania del primo cittadino intorno alle ore 19 del 22 ottobre.
“Leggendo il documento del dott. Emanuele non potevo far altro che emanare urgentemente questa ordinanza nella mia qualità di ufficiale sanitario, l’omissione di questo atto avrebbe comportato gravi conseguenze, ho ritenuto di agire immediatamente nell’interesse della comunità nicosiana. L’ordinanza verrà revocata non appena l’ASP rileverà che non vi sono più problemi per la salute pubblica.”
Il sindaco punta il dito ancora una volta nei confronti dei responsabili di questa situazione: “Queste sono le conseguenze dell’irresponsabilità di alcuni consiglieri comunali che il 30 settembre non hanno voluto consapevolmente approvare la TARI, il comune non può assolutamente effettuare i versamenti per anticipazioni per il servizio di igiene ambientale nei confronti dell’ATO Enna Euno per mancanza di fondi, il comportamento dei consiglieri Bonfiglio, Consentino, Giacobbe, La Giglia e Lizzo ha messo in gravi difficoltà il comune, nella stessa serata del 30 settembre ci eravamo resi conto del problema e delle conseguenze che questo atto irresponsabile avrebbe provocato.” Il primo cittadino rincara la dose nei confronti del consigliere Lizzo “da ex assessore al bilancio e dipendente dell’ATO lui in primis sapeva a cosa si andava incontro”, il dott. Sergio Malfitano conclude “ora si tenta di accusare e di addossare responsabilità in modo ridicolo a questa amministrazione, ma i cittadini devono sapere che l’intera responsabilità è di coloro che hanno causato un danno erariale all’ente di cui ne pagheranno le conseguenze e che ora tenteranno, e non so in che modo, di porvi rimedio”.
Nei giorni successivi alla mancata approvazione il sindaco aveva scritto all’ATO Enna Euno comunicando cha a causa della mancata approvazione della TARI e del conseguente disavanzo di bilancio non sarebbe stato più possibile, da parte dell’ente, effettuare le anticipazioni di cassa per il servizio di igiene ambientale, declinando qualunque responsabilità in caso di emergenza sanitaria dovuta alla mancata raccolta dei rifiuti.
Sergio Leonardi |
