… E poi non rimase nessuno, Nicosia di questi tempi sembra rivivere il romanzo giallo capolavoro della scrittrice inglese Agatha Christie e se non fosse per il momento tragico che sta vivendo la città sarebbe senz’altro un ottimo passatempo o un buono spunto di discussione in un bar o in piazza.
La vicenda che sta vedendo da 16 mesi protagonista l’amministrazione comunale di Nicosia ha quantomeno dell’incredibile, quello per cui si sta caratterizzando e per cui ad oggi andrà alla storia è il “mangia-assessori”, di solito i cambi in giunta si presentato a metà legislatura al limite alla fine quando si profilano all’orizzonte nuove alleanze e nuovi candidati per le amministrative, invecea Nicosia è avvenuto tutto al contrario.
Al momento dell’insediamento in giunta nel maggio del 2012, il Sindaco Sergio Malfitano aggiunse ai due assessori designati in campagna elettorale, Carmelo Amoruso e la dott.ssa Enza Tomasi, l’arch. Carla Mancuso e l’ing. Calogero Lo Ciuro.
Alla fine dell’estate le prime dimissioni, l’assessore Carla Mancuso che aveva le deleghe all’istruzione, cultura sport e spettacolo si dimette, la motivazione è ascrivibile ai problemi di lavoro, in realtà sarebbero nate immediatamente incomprensioni e liti all’interno della giunta, sindaco ed assessore si lasciano senza apparenti polemiche pubbliche. A sostituire l’assessore Mancuso arriva in giunta il braccio destro della campagna elettorale del sindaco, Lucio Catalano.
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Tutto sembra procedere tranquillamente, arriva a meno di un anno dall’insediamento il primo rimpasto ed una riassegnazione delle deleghe. Con questo rimpasto salta il secondo assessore, questa volta tocca all’ing. Calogero Lo Ciuro che si vede sottrarre l’assessorato ai lavori pubblici in favore del vicesindaco Carmelo Amoruso e per questo rassegna le dimissioni. Subentra il giovane agronomo dott. Giuseppe Scarlata.
In estate iniziano le proteste per la difesa del tribunale, l’assessore Enza Tomasi è in prima fila insieme a migliaia di cittadini per sostenere questa lotta, entra subito in contrasto con il sindaco, non troppo convinto che i mezzi adottati siano quelli giusti, ma l’assessore prosegue convinta del suo operato. Alla fine il sindaco, con un gesto poco opportuno, la sfiducia con un sms, inutili sono le frasi di circostanza e le parole di rinnovata fiducia, l’assessore Tomasi presenta le sue dimissioni irrevocabili ed in consiglio esce dalla Lista Malfitano diventando un consigliere indipendente.
E’ l’inizio di una serie di eventi che portano alla nomina del nuovo assessore, la dott.ssa Maria Giovanna Scancarello, senza consultare i suoi alleati, è la fine della Lista Malfitano che perde tutti i componenti in consiglio, Mario Di Pasquale raggiunge Enza Tomasi nel gruppo misto, i consiglieri Pidone e Mancuso Fuoco aderiscono al nuovo gruppo “Articolo 4” che fa riferimento al parlamentare regionale Lino Leanza.
Senza più alcun riferimento in consiglio comunale, anche il “fedelissimo” Lucio Catalano rassegna le sue dimissioni da assessore, è una ecatombe senza precedenti.
Ormai in città si scommette e ci si chiede chi sarà il prossimo “piccolo indiano”.
Sergio Leonardi |